Una magia senza tempo. Ma anche “Un sogno inglese in Riviera”, come recita il titolo di un libro edito da Mondadori, appropriato per descrivere Villa della Pergola, la più celebre delle dimore britanniche situate sulla prima collina di Alassio, oggi un prestigioso complesso turistico. Un edificio ottocentesco di grandissimo pregio, circondato da un giardino su più livelli che si estende per una superficie di 22 mila metri quadrati, ricco di flora mediterranea ed esotica sempreverde, che ha aperto le porte a SVolta.net, grazie a Silvia Arnaud, manager di Villa della Pergola.
Un compendio, quello sulla collina alassina, acquistato all’asta giudiziaria al fine di salvare la villa e il parco da una speculazione edilizia.
“Abbiamo effettuato questa operazione soltanto per salvare questa parte della collina di Alassio, perché avevamo saputo che qui ci sarebbe stato un grosso intervento di tipo edilizio con la costruzione di unità immobiliari notevoli. Ci siamo così gettati in questa ‘pazzia’, come mi piace definirla, semplicemente con il cuore. Ci sono voluti anche tanti soldi, per poter prendere questa unità immobiliare, ma l’abbiamo fatto esclusivamente per salvaguardare e tutelare questa parte di Alassio: è chiaro che quello che è stato investito nel corso degli anni, per comprarlo, restaurarlo e mantenerlo, sono numeri che speriamo, nel corso di decine di anni, di riuscire a pareggiare”.
Alassio e la riviera ligure hanno ritrovato così un gioiello, circondato da sorgenti d’acqua, rose, zagare, dalie e ninfee. Una vera e propria meraviglia, come fu definita da Walter Scott nel 1907 nel suo volume “The Riviera”, nata come sede di villeggiatura di aristocratici inglesi nel finire dell’ottocento, grazie alla famiglia del Generale William Montagu Scott McMurdo, eroe della guerra di Crimea e tra i primi figli di Albione a scegliere il territorio alassino come meta per le vacanze invernali.
Diversi i passaggi di proprietà nel ‘900, prima al baronetto scozzese Sir Walter Hamilton-Dalrymple, cugino di Virginia Woolf, quindi a Daniel Hanbury, figlio di Sir Thomas Hanbury della Mortola. Nel 1925, fu set di alcune scene della prima pellicola di Alfred Hitchcock. Quindi, dalla seconda guerra mondiale in avanti, con l’eccezione delle riprese di “The Snorkel” del premio Oscar Guy Green nel 1957, la villa fu sempre meno utilizzata, di pari passo col progressivo addio dei sudditi di sua Maestà ad Alassio, culminato con il definitivo abbandono, la decadenza della struttura e del giardino.
A dare nuova vita ad uno dei parchi più suggestivi della Liguria, Silvia Arnaud e Antonio Ricci, che in questi ultimi anni sono riusciti nell’impresa di recuperarlo e riportarlo ai fasti di un’epoca ormai lontana, trasformandolo in una residenza di lusso. In seguito ai loro sforzi, con il capolavoro di Paolo Pejrone sul parco, grazie a Villa della Pergola – o Villa Hanbury, com’è ancora chiamata da alcuni autoctoni – ad Alassio si è tornata a respirare un po’ di quell’aria british che la Riviera non sentiva più da decenni.