Verallia scende in campo a favore del San Paolo. In un frangente di apparente calma dopo le drammatiche settimane di lockdown l’azienda dimostra di non voler abbandonare coloro i quali, fino a pochi giorni fa, hanno combattuto strenuamente il coronavirus.
Per questo motivo la Vetreria, che tra i suoi 6 stabilimenti conta anche quelli liguri di Dego e Carcare, ha deciso di donare al reparto di Anestesia e Rianimazione la prima barella per il bio-contenimento, con cui infermieri, personale paramedico e medici potranno trasportare in tutta sicurezza pazienti affetti da Covid19.
“È una donazione importantissima, infatti, è la prima barella per il nostro reparto di Anestesia e Rianimazione, un dispositivo molto innovativo che senza il supporto di Verallia non avremmo potuto avere in dotazione. Da oggi grazie a Verallia tutti i malati infettivi instabili verranno trasportati in sicurezza dell’equipe del reparto di Terapia Intensiva del nostro nosocomio”, afferma il dr. Brunello Brunetto, Direttore del Dipartimento Emergenza Urgenza ASL2 Savonese e Direttore S.C. Anestesia e Rianimazione Savona – Cairo Montenotte.
La barella “camera” Isoark N36-7, di origine israeliana, rappresenta la soluzione più innovativa per il trasferimento in alto bio contenimento di persone infette o sospette tali. Dotata di tecnologie e caratteristiche uniche la camera è in grado di mantenere al suo interno una pressione negativa, garantita anche in caso di rottura, tale da scongiurare ogni possibile contaminazione esterna. Inoltre, consente un’autonomia di lavoro fino a 10 ore e grazie alle sue caratteristiche costruttive è certificata per il trasporto su aerei ed elicotteri.
“Verallia non poteva sottrarsi a questo dovere morale e civico. Sono ancora negli occhi di tutti noi le scene drammatiche degli ultimi mesi all’interno degli ospedali italiani”,afferma Luca Bollettino, Direttore HR di Verallia Italia. “Siamo molto radicati nel territorio – prosegue Bollettino – e così abbiamo cercato di essere a fianco della comunità e del territorio savonese dove molti dei nostri collaboratori vivono. Per questo abbiamo rivolto alla direzione sanitaria i ringraziamenti di tutte le persone impiegate negli stabilimenti di Dego e Carcare. È stata una giornata molto importante per noi, poter venire qui in ospedale e parlare con chi ha vissuto da vicino questa situazione ci ha fatto comprendere ancora di più quanto il nostro aiuto sia meritato, dovuto e necessario”.