Nel 3° trimestre 2015 in Liguria le Camere di Commercio hanno ricevuto 1.798 domande di iscrizione (221 in meno rispetto al 3° trimestre 2014) a fronte di 1.573 richieste di cancellazione (-62), che hanno determinato tuttavia un saldo positivo di 225 imprese. Lo riportano i dati diffusi da UnionCamere Liguria, LE IMPRESE LIGURI NEL 3° trimestre 2015.
Lo stock delle imprese, rispetto a giugno, si è ridimensionato dello 0,3%, attestandosi a fine settembre al valore di 163.665 unità, di cui 45.185 imprese artigiane (-0,2%). Nonostante un saldo complessivamente positivo (+225 imprese), determinato da quasi 600 iscrizioni di imprese non classificate, dall’analisi dei settori economici si registrano saldi negativi in tutti i comparti, particolarmente nell’agricoltura (-61 unità), nel commercio (-51), nelle attività manifatturiere (-42) e nei servizi turistici (-39); saldi positivi nelle attività finanziarie e assicurative
(+16 imprese) e nei servizi di supporto alle imprese (+12 unità).
A livello provinciale Genova “guadagna” 201 imprese, Imperia 22 e La Spezia 38. Solo Savona registra un ridimensionamento pari a 36 imprese in meno.
Nel capoluogo ligure si registrano segnali negativi nei trasporti (-24 imprese) e nelle attività manifatturiere (-21); le costruzioni chiudono il trimestre con un saldo positivo di 30 imprese. In provincia di Imperia il settore agricolo registra il saldo negativo più alto (-34 imprese), seguito dalle costruzioni (-13). Nell’estremo levante ligure “soffre” il comparto edile (-14 imprese) e quello manifatturiero (-12). Infine in provincia di Savona è il commercio a registrare le maggiori difficoltà con un saldo negativo pari a 33 imprese, seguito dal settore agricolo (-20).
Le imprese artigiane, il cui tasso di crescita passa da 0,14% (settembre dell’anno scorso) a -0,13%, registrano un saldo negativo pari a 61 unità, determinato da una contrazione delle iscrizioni (-12,9% rispetto al 3° trimestre 2014) e da un sensibile aumento delle cancellazioni (+6,9%).
Nel 3° trimestre 2015 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 68, il 15% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014: una su cinque ha riguardato aziende che operano nelle costruzioni (-44%) e nel commercio (-6,7%). La maggior parte di queste procedure, oltre l’80%, ha riguardato società di capitale.
A livello provinciale Genova registra una diminuzione del 15,7% con 43 procedure fallimentari aperte, di cui 10 nelle costruzioni; La Spezia ne conta 16 (+6,7%), Imperia 6 (+20%) e Savona 3 (-66,7%). Stabili le domande di concordato preventivo, che tra giugno e settembre 2015 restano bloccate a 11: il capoluogo ligure, Imperia e La Spezia registrano rispettivamente 2 procedure, mentre Savona 5.