Nel 3° trimestre 2017 in Liguria si sono iscritte al Registro delle Imprese 1.779 imprese, 23 in più rispetto al 3° trimestre 2016, e sono diminuite rispetto a un anno fa le cancellazioni (-42), determinando un saldo ancora positivo pari a 369 imprese, 65 in più rispetto al 2016. È quanto emerge dal più recente studio condotto da Unioncamere Liguria.
Lo stock complessivo delle imprese, che comprende tutte quelle presenti nell’archivio delle Camere di Commercio e non cessate (attive, inattive, sospese, in liquidazione e fallite), è aumentato rispetto a settembre 2016 di 85 unità, attestandosi a fine settembre a 163.090 unità.
Nonostante un saldo complessivamente positivo, determinato da oltre 600 iscrizioni di imprese non classificate, dall’analisi dei settori economici si rilevano saldi negativi nei comparti quantitativamente più significativi, particolarmente nel commercio (-97 unità), nelle attività di alloggio e ristorazione (-56) e nelle attività manifatturiere (-38); saldi positivi nel comparto agricolo (+41 imprese), nel noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+18) e nelle attività finanziarie e assicurative (+17 imprese).
Il saldo nei primi 9 mesi dell’anno risulta positivo (+329 unità) contro un saldo negativo registrato nel 2016 (-433 unità). Dall’analisi dei dati per singolo trimestre si evince che in entrambi gli anni è il primo trimestre a registrare un saldo negativo (dovuto al concentrarsi delle cessazioni sul finire dell’anno precedente, registrate poi all’Anagrafe delle Camere di Commercio ad inizio anno), mentre nei successivi trimestri il saldo è sempre positivo. P
A livello provinciale tutte e 4 le province hanno registrato un saldo positivo: Genova ha “guadagnato” 189 imprese, Imperia 74, Savona 57 e La Spezia 49.
Trend positivo da ponente a levante per le attività finanziarie e assicurative e per i servizi di supporto alle imprese. Le attività manifatturiere, il commercio, i trasporti e le attività immobiliari hanno invece registrato un saldo negativo in tutte e quattro le province.
In particolare, a Genova si continuano a registrare segnali negativi nel commercio (-53 imprese), nelle attività turistiche (-42), nelle attività manifatturiere (-20) e nelle attività immobiliari (-11); in miglioramento le costruzioni (+8), le attività finanziarie e assicurative (+7) e i servizi di supporto alle imprese (+6). In provincia di Imperia bene il comparto agricolo con 19 imprese in più e le costruzioni (+13), mentre il commercio ha registrato il saldo negativo più alto (-17 imprese), seguito dalle attività turistiche (-14). Anche in provincia di Savona il comparto agricolo ha chiuso il 3° trimestre in attivo (+18 imprese), mentre commercio e costruzioni sono i settori ad aver registrato le maggiori difficoltà. Nell’estremo levante sono le costruzioni il settore più in sofferenza, con un saldo pari a -14 imprese, seguite dalle attività manifatturiere (-11).
Le imprese artigiane continuano a registrare un saldo negativo, pari a 36 unità: in crescita sia le iscrizioni (+2,0% rispetto al 3° trimestre 2016) che le cancellazioni (+4,9%).
A livello provinciale solo la provincia di Imperia ha registrato un saldo positivo, +16 imprese; Savona chiude il trimestre con un saldo pari a -15 unità, La Spezia -17 e infine Genova con una “perdita” di 20 imprese.
LE CRISI D’IMPRESA
Nel periodo estivo sono state aperte in Liguria 44 procedure fallimentari, il 13,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016: 10 hanno riguardato aziende che operano nel manifatturiero, 9 nelle costruzioni, 8 nel commercio,
7 nei servizi alle imprese, 5 nel turismo, 1 nei trasporti e nelle assicurazioni e 3 in altri settori.
A livello provinciale Genova ha aperto 22 procedure fallimentari (81 da inizio anno), Imperia 3 (16 da inizio anno), La Spezia 10 (24 cumulati da gennaio) e Savona 9 (31 fa inizio anno).
Anche gli scioglimenti e le liquidazioni volontarie hanno subìto una frenata (-20,6%) e sono risultati 304: il capoluogo ligure ne ha aperti 167 (-24,4%), Imperia 54 (+50,0%), Savona 41 (-39,7%) e La Spezia 42 (-27,6%).