Nel 2016 le Camere di Commercio liguri hanno ricevuto 9.220 domande di iscrizione d’impresa (250 in meno rispetto al 2015) a fronte di 9.946 richieste di cancellazione (310 in più), che hanno determinato un saldo negativo pari a 726 imprese.
Lo stock delle imprese si è ridimensionato dello 0,4%, attestandosi a fine dicembre a 162.723 unità, di cui 44.577 artigiane (-0,9%).
Dall’analisi dei settori economici si registrano saldi negativi in tutti i comparti, ad eccezione del “Noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese”; si segnalano in particolare il commercio (-1.055 unità), le costruzioni (-459), i servizi turistici (-436) e le attività manifatturiere (-307).
A livello provinciale Genova e Savona “perdono” rispettivamente 599 e 231 imprese, mentre Imperia e La Spezia ne “guadagnano” 51 e 53.
Nel 2016 le aperture di procedure fallimentari in Liguria risultano essere 246, il 14,3% in meno rispetto al 2015: più di una su quattro ha riguardato imprese commerciali (-9,1%) e delle costruzioni (+1,6%). La maggior parte di queste procedure, quasi l’80%, ha riguardato società di capitale.
A livello provinciale Genova registra una diminuzione del 7% con 146 procedure fallimentari aperte, di cui 44 nel commercio; La Spezia ne conta 32 (-42,9%), Imperia 17 (-10,5%) e Savona 51 (-7,3%).
Dimezzate le domande di concordato preventivo, che da 52 scendono a 25: il capoluogo ligure ne registra 12, La Spezia 6, Savona 4 e Imperia 3.