L’imprenditoria femminile (*) in Liguria nel 1° trimestre 2015 conta 35.976 imprese e il suo peso sull’intero tessuto imprenditoriale è pari al 22,10%, superiore di mezzo punto percentuale al valore medio nazionale.
L’imprenditorialità femminile sembra reggere meglio alla crisi economica che ha colpito la nostra regione: lo stock di imprese “rosa” a fine marzo 2015 rimane sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (-0,21%) a fronte di un calo dello 0,69% che ha coinvolto tutte le imprese.
Nei primi tre mesi del 2015 sono nate 858 imprese (+2,14% rispetto al 1° trimestre 2014) e se ne sono cancellate 1.099 (-5,42%) ma il saldo resta ancora in rosso, 241 imprese in meno. Dall’analisi degli ultimi 5 anni si nota che, dopo il picco negativo registrato nel 2013, il bilancio negativo si sta gradualmente ridimensionando.
Dall’analisi della distribuzione delle imprese femminili per anno di iscrizione, si evince che il fenomeno sta crescendo soprattutto negli ultimi anni: oltre il 60% delle imprese ha meno di quindici anni e il tasso di femminilizzazione sta gradualmente aumentando.
Il tasso di femminilizzazione ligure, ossia l’incidenza delle imprenditrici nel tessuto produttivo, risulta più alto rispetto alla media nazionale in alcuni specifici settori, in parte direttamente collegati alla struttura demografica ligure, quali i servizi alla persona (55,7% contro il 45,4%), la sanità e l’assistenza sociale (38,1% contro il 23,7%), e in parte alle tipicità produttive, come l’agricoltura (36,1% contro il 28,6%), le attività turistiche (30,4% contro il 29%) e il commercio (26,4% contro il 23,9%). Tutte insieme rappresentano quasi il 70% del totale delle imprese femminili registrate.
Oltre il 60% di donne imprenditrici sceglie la forma giuridica individuale, seguono le società di persone, che rappresentano il 20,5% delle imprese femminili e le società di capitale (13% sul totale): queste ultime hanno chiuso il primo trimestre 2015 con un saldo positivo tra aperture e chiusure come pure le forme associate (cooperative e consorzi).
Nella classifica regionale la Liguria si colloca all’8° posto per quota di imprese femminili straniere: quasi una imprenditrice ligure su 10. Complessivamente sono 3.435, di cui il 73% di nazionalità extraeuropea, e rappresentano il 2,8% del totale delle imprese femminili straniere in Italia.
Numericamente le imprese femminili sono maggiormente presenti in provincia di Genova, dove rappresentano il 47,5% del totale regionale, in calo dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ma se prendiamo in considerazione l’incidenza delle imprenditrici sul totale delle imprese, al primo posto troviamo La Spezia con più di un’impresa femminile su quattro e in aumento dello 0,5% rispetto al 1° trimestre 2014, seguita da Savona (24,8%), Imperia (23,8%, ) e infine Genova (19,9%), tutte e tre in calo.