Le Camere di Commercio liguri hanno ricevuto 8.866 domande di iscrizione d’impresa e 8.774 richieste di cancellazione, che hanno determinato un saldo positivo, pari a 92 imprese in più. Lo stock delle imprese è leggermente aumentato (+0,1%), attestandosi a fine dicembre a 163.084 unità, determinando un tasso di crescita pari allo 0,3% (era 0,2% nel 2017). Nel 2018 il saldo delle imprese resta positivo: le nuove attività economiche, nonostante in riduzione rispetto al 2017, continuano a superare quelle che chiudono i battenti, anch’esse in calo.
Gli occupati liguri risultano 609 mila, circa l’1% in più rispetto all’anno precedente, mentre in Italia l’occupazione è cresciuta dello 0,8%; il tasso di occupazione sale dal 62,4% al 63,0%, soprattutto per effetto dell’aumento di occupati temporanei, ma il processo di riduzione della disoccupazione è ancora lento e il tasso di disoccupazione passa da 9,5% a 9,9%.
La Liguria ha chiuso il 2018 con una contrazione dell’export pari al 6,7% passando da 8.035 a 7.500 milioni di euro: di questi 4.065 milioni sono stati destinati verso paesi Extra-UE (il 54,2% del totale) in calo del 12,7%, e
3.435 milioni di euro verso l’area comunitaria (+1,6%).
Per quanto riguarda il turismo, i dati registrano una situazione sostanzialmente invariata rispetto al 2017 per quanto riguarda i turisti arrivati (4milioni e 761mila) e una lieve flessione delle giornate di presenza (15milioni e 194mila). Turismo, economia del mare, innovazione e ricerca rappresentano tre aree chiave su cui puntare per lo sviluppo economico della Liguria, anche e soprattutto in termini di attrattività e competitività del territorio, e che già da ora pongono la nostra regione in una posizione di vantaggio rispetto alla media nazionale.