In un territorio di soli 5.410 km² che si distingue soprattutto per le sue splendide spiagge, la bellezza va cercata anche nei borghi più nascosti, arroccati e fortificati sul mare o sulle colline. I più caratteristici villaggi di pescatori, le più remote località di montagna e i più graziosi centri collinari costituiscono uno dei segreti meglio custoditi della Liguria, una regione che ha molto da offrire anche al di fuori delle tradizionali attrazioni turistiche.
Fanno parte dei Borghi Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità, luoghi come Triora, Apricale, Dolceacqua e Perinaldo in provincia di Imperia, Toirano in provincia di Savona e Varese Ligure in provincia di La Spezia. Le più antiche tradizioni, le storie più affascinanti e l’essenza vera della Liguria appaiono più vivi che mai in questi piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato.
Particolarmente suggestivo è Triora, in provincia di Imperia, un antico borgo immerso nella verdissima Valle Argentina. Splendidi portali d’ardesia caratterizzano l’architettura del borgo dove si produce il noto pane scuro, preparato con farina e crusca, che fa parte dell’associazione dei 37 Pani d’Italia. Conosciuto anche come il “paese delle streghe”, questo comune di appena 380 abitanti è un luogo di grandi leggende. Teatro, nel 1588, di uno dei più cruenti processi per stregoneria avvenuti in Liguria, il borgo di Triora è intimamente legato alle storie del passato che vedono protagoniste strie, basue, streghe e magie, tutte documentate nel piccolo Museo Etnografico e della Stregoneria, ma anche nella Cabotina, una piccola costruzione dove la leggenda narra che si riunissero le streghe.
Nell’entroterra di Sanremo, intorno al Castello della Lucertola si sviluppa Apricale, conosciuto anche come il borgo degli artisti per la presenza di numerosi murales sulle facciate delle sue case. Ad Apricale vi attendono localini dove è possibile degustare alcune specialità della zona come la sardenaira (una specie di pizza cotta al forno e ricoperta da pomodoro e sardine), lo stoccafisso brandacujùn (mantecato) e il brussu, ovvero latte di capra cagliato, salato e stagionato, dal sapore molto forte. I dolci comprendono le pansarole, frittelle dolci che vengono servite insieme allo zabaione caldo. A questa specialità è dedicata una sagra a settembre.
A pochi minuti da Apricale, in direzione Ventimiglia, si trova Dolceacqua. Un borgo imperdibile, che vive intorno al suo ponte romano a schiena d’asino, con vista sulle rovine del Castello dei Doria, arroccato sulla cima della collina. E dopo aver vissuto l’aria medievale del paese passeggiando tra i suoi vicoli tra salite e scalinate, potrete fermarvi in uno dei suoi locali ad assaggiare le michette, dolci tipici di pasta brioche a forma ovale. Dolceacqua è, inoltre, la capitale del vino Rossese doc; lo si può degustare, insieme ad altri vini, presso la locale sede dell’Enoteca regionale.
Nelle immediate vicinanze, in un territorio ad alta densità di borghi storici, si trova Perinaldo, patria dell’astronomo del Re Sole, il paese delle meridiane e dei sapori genuini. Qui ha, infatti, sede un famoso Osservatorio Astronomico, in onore di Gian Domenico Cassini che nacque proprio a Perinaldo, dove è possibile fare osservazioni notturne in compagnia di un astronomo. Per i gourmand, Perinaldo è la patria dell’Olio Extravergine di Oliva dop e del carciofo di Perinaldo, Presidio Slow Food. La seconda domenica di maggio si svolge la “Rassegna gastronomica del carciofo di Perinaldo e dell’olio extravergine di oliva taggiasca”: nelle vie del borgo si tiene un mercatino del prodotto fresco ed è possibile degustarlo cucinato nelle ricette tradizionali.
Al di fuori del circuito delle bandiere arancioni spicca invece il borgo di Bussana Vecchia. Distrutto nel 1887 da un forte terremoto, rimase abbandonato per oltre mezzo secolo fino all’inizio degli anni sessanta, quando alcuni artisti, italiani e stranieri, decisero di ripopolarlo. Alcuni stabilirono qui la loro dimora, altri soggiornarono ogni anno per periodi più o meno lunghi. Alla fine degli anni ‘60 la comunità contava una trentina di creativi. Oggi il borgo, conosciuto anche come il paese degli artisti, è un laboratorio d’arte a cielo aperto, con numerose botteghe e atelier.
Mura, torrioni e vicoletti caratterizzano le struttura del borgo medievale di Toirano, in provincia di Savona, dove si possono gustare prelibatezze come focaccine e ravioli di verdure, accompagnati da un bicchiere di Vermentino o Pigato. La peculiarità di questo comune risiede però nelle sue grotte, con un lungo percorso sotterraneo di 1300 metri che conduce alla scoperta della preistoria dell’uomo, tra stalattiti e stalagmiti. Una curiosità: il vino spumante Bàsura di Durin affina in bottiglia proprio tra le pareti delle grotte di Toirano.
Sempre in provincia di Savona, in direzione Genova, troviamo Verezzi, scenografico balcone sulla Riviera Ligure, parte del circuito de “I Borghi più Belli d’Italia”. Un borgo fuori dal tempo, silenzioso, dove si entra senza auto, che sembra scavato nella roccia con le sue vie lastricate di pietra. Sulle terrazze del Golfo sono ospitati tanti ristorantini dove poter gustare i sapori della cucina locale. A Verezzi, nella piazza di S. Agostino, si svolge in estate dal 1967 un evento di grande richiamo: il Festival teatrale di Borgio Verezzi. In scena le prime nazionali che gireranno i più grandi teatri italiani una volta arrivato l’autunno. Qui ha transitato il Gotha del palcoscenico italiano, qui sono sbocciati registi e attori diventati poi grandi protagonisti della scena nazionale, qui sono nati spettacoli che hanno lasciato un segno indelebile.
Nel levante ligure, nel cuore della Val di Vara, Varese Ligure è conosciuto invece come il Borgo Rotondo, con i suoi portici, il castello e la famosa agricoltura biologica certificata che dà vita a delizie per veri buongustai come le lasagne al sugo di porri, i croxetti, le tomaxelle (involtini di carne, in genere di vitello, cucinati in umido con i piselli) e il castagnaccio.