È una lunga storia di gente ligure con solide tradizioni dedite al lavoro e al sacrificio, quella che risponde al nome di famiglia Timossi. Il bisnonno della nuova generazione era Pippo e aveva iniziato con un mulo. La grande scommessa, poi, era stata vinta da nonno Armando che aveva proseguito con un Lupetto. Oggi i mezzi marchiati Timossi che percorrono giornalmente la Liguria sono decine. La mission aziendale è quella che va avanti dal oltre sei decenni:
“Distribuiamo i migliori prodotti dedicati al mondo del beverage e della ristorazione ormai dal 1952 e cerchiamo di farlo aggiornandoci al mercato che cambia ogni giorno” spiega Raffaele Timossi, responsabile commerciale di un marchio nato e cresciuto a Serra Riccò, entroterra genovese.
Oggi i nipoti dei fondatori sono protagonisti anche dell’economia savonese guidando con successo marchi come “La Sassellese”, nota firma in tema di amaretti. Quella dolcezza unita ai vini di altissima qualità era presente nell’ultima giornata dedicata dalla famiglia Timossi alla ristorazione del Nord Ovest presso la splendida cornice del Palazzo del Principe di Genova alla presenza delle principali cantine liguri e non solo.
Qui la riflessione di chi si occupa quotidianamente della commercializzazione come Raffaele Timossi:
“Basta complessi di inferiorità con la Francia, non abbiamo nulla da invidiare. Dobbiamo soltanto vendere meglio il nostro prodotto. In Liguria, vino deve diventare sinonimo di turismo vero”.