“Se l’Autorità Portuale sarà soppressa, si bloccherà tutto. E non ci sarà più nulla da fare”. Queste le parole di Alessandro Berta, Direttore dell’Unione degli Industriali della Provincia di Savona, riportate martedì 26 agosto sulle pagine di Savona del quotidiano Il Secolo XIX di Savona, in merito al mantenimento dell’autonomia da parte del porto di Savona e dei progetti di accorpamento delle autorità portuali promossi dal Governo.

 

“Non è più tempo di discutere su modelli e sistemi. Se ci sarà un decreto che parla addirittura di soppressione, o si riesce a far restare a Savona tra i porti di serie A, oppure non c’è più spazio per ragionare di integrazione. O si vive o si muore”, afferma ancora Berta, come riporta l’articolo firmato dal giornalista Mario De Fazio.

 

“A Manfredonia nel 2007 l’Autorità portuale fu soppressa. Ma, ad oggi, non è stata ancora sciolta e ci sono due commissari che prendono due stipendi diversi. Andremo incontro a un rallentamento o al blocco temporaneo delle attività, delle opere in atto o dei finanziamenti da mantenere. Sulla Piattaforma, ad esempio, e sulle opere collegate come il casello autostradale, il Vio o la bretella ferroviaria, chi continuerà queste opere? Siamo l’unico porto italiano che ha ottenuto un finanziamento di un’opera di un privato straniero tramite fondi della Banca europea d’investimenti. Meritiamo per numeri di restare nell’ambito delle autorità logistiche portuali”, nota ancora il Direttore dell’UISV.