Alessandro Berta, direttore dell’Unione degli Industriali della provincia di Savona, ricorda la professoressa Bianca Ferrari, fondatrice dell’associazione “Giovani per la Scienza”, a pochi giorni dalla sua scomparsa:
Bianca ci ha lasciato.
Bianca Ferrari è la persona che, più di ogni altra, negli ultimi vent’anni e in questa provincia, è stata decisiva per i giovani studenti, per le scienze, la tecnica, la crescita di giovani, alcuni già scienziati, altri che lo saranno, altri che non lo saranno mai, ma che hanno “capito” metodi e ragioni del perché e come vanno le cose nel
Mondo.
Scienziati o no, comunque, e prima di tutto, uomini e donne consapevoli delle domande che vanno poste, e del fatto che le domande vanno poste e che le affermazioni vanno verificate, che l’errore c’è e fa parte della nostra vita e che non deve spaventare, ma, anzi, aiuta a migliorare il mondo e a migliorarsi.Bianca ci ha fatto capire che la conoscenza se non trasmessa, narrata, diffusa a tutti gli altri, rischia di essere inutile e fine a se stessa.
In una società ormai rivolta al se stesso, ripiegata nell’ egoismo e nel personalismo, Bianca voleva che fossero i suoi ragazzi a diffondere la conoscenza verso i più giovani, come loro avrebbero fatto da lì a poco verso gli ancor più giovani, in una catena senza fine di trasmissione e diffusione della conoscenza.
C’è poco di così tanto democratico come la diffusione della conoscenza all’infinito.Bianca ci ha lasciato, ma il suo insegnamento, la sua conoscenza, la sua capacità di parlare con i ragazzi, poi uomini, resta e l’ha trasmessa, indelebile come un tatuaggio, a tutti i Giovani per la Scienza e a tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di collaborare con Lei, o anche solo parlarle, il che equivaleva a fare una discussione, quantomeno filosofica, che non sapevi dove potesse concludersi.
Bianca ci ha lasciato, ma è qui con noi.“Bianca forse ci ha lasciato, ma il suo sorriso è tra noi.” Così ha detto oggi il Suo Amato.