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Riorganizzazione Autorità Portuali, Giacobbe: “Rimane preoccupazione per il Porto di Savona”

“Accorpamento delle Autorità Portuali. Bene che la Commissione Trasporti della Camera sostenga che gli uffici territoriali nei porti come Savona Vado dovrebbero configurarsi come “direzione di scalo”, e che sia possibile prevedere un congruo periodo di proroga dell’autonomia finanziaria e amministrativa dei porti accorpati; ma le preoccupazioni per il futuro del nostro porto rimangono. Terminata la fase del lavoro parlamentare, il Governo dia alla comunità savonese le risposte che attende; e la Regione Liguria chieda la proroga”.

Così l’on. Anna Giacobbe, in merito all’iter della riforma dei porti promossa dal Governo.

“Le Commissioni Trasporti di Camera e Senato hanno approvato i pareri allo schema di decreto legislativo per la riorganizzazione delle autorità portuali, provvedimento che sancirà, tra l’altro, l’accorpamento dell’AP di Savona con quella Genova. Dopo questo passaggio il Governo adotterà il provvedimento, tenendo conto, ci si augura, delle condizioni e osservazioni formulate dalle Commissioni Parlamentari”, prosegue la nota della parlamentare savonese.

Per Anna Giacobbe “è importante che il Governo risponda positivamente alle sollecitazioni che contiene, in particolare, il parere della Commissione Trasporti della Camera”:

“Ci sono alcune aperture alla possibilità di introdurre correttivi, che sarebbero utili per gestire il processo di accorpamento, in una realtà come Savona, in modo da non condizionare negativamente l’operatività dello scalo e non rallentare o mettere in discussione gli investimenti in corso e quelli programmati: sono il frutto dell’iniziativa della comunità portuale savonese e della disponibilità di Mario Tullo, capogruppo del Pd in Commissione ad ascoltarla; devono essere confermate e rese concrete nella stesura definitiva del provvedimento”.

Il parere della Commissione Trasporti della Camera indica la necessità di “tenere nella giusta considerazione peculiari esigenze di carattere amministrativo e operativo che possono manifestarsi in alcuni porti”, come nel caso di Savona-Vado, “consentendo, a fronte di motivate richieste delle Regioni, un termine di proroga congruo per l’avvio del nuovo sistema”: un “congruo termine di proroga dell’autonomia finanziaria e amministrativa dei porti interessati”, che la Conferenza delle Regioni ha indicato in 36 mesi, da definire con un provvedimento del Governo in cui “disciplinare anche la nomina e la composizione degli organi di governo per la fase transitoria”.

“È importante che, sia pure solo nelle premesse, la Commissione Trasporti affermi che gli uffici territoriali portuali da istituire presso i porti già sede di Autorità portuale (…) dovrebbero configurarsi come « direzioni di scalo », come richiesto dalla comunità portuale savonese. La Commissione IX della Camera sostiene anche l’opportunità di mantenere in ogni porto una commissione consultiva composta dai rappresentanti dei lavoratori e delle categorie imprenditoriali, con le stesse funzioni previste attualmente dalla legge n. 84: una sede di partecipazione degli attori delle operazioni portuali di ciascuna realtà. Altro elemento significativo il richiamo alla necessità di mantenere la possibilità per le Autorità, anche attraverso partecipazioni societarie, di concorrere a iniziative per promuovere la realizzazione di collegamenti logistici e intermodali. Di interesse per il porto di Savona-Vado anche la richiesta al Governo di attenzione a che “nell’ambito dei piani regolatori di sistema portuale, siano definiti piani energetici ambientali, per favorire l’uso delle energie alternative, la riduzione dell’inquinamento e il risparmio energetico”, conclude l’on. Anna Giacobbe.

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