L’accorpamento tra Genova e Savona nella riforma dei porti promossa dal Governo? Non è una notizia nuova, sostiene Gian Luigi Miazza, Presidente dell’Autorità Portuale di Savona.
“È da molto tempo che si sente la notizia. Da trenta mesi ricopro questa carica, ed è un fenomeno che si è già ripetuto cinque o sei volte, nel tempo”.
Il problema è di altra natura, secondo Miazza, e riguarda “il coinvolgimento dei territori locali nelle scelte che giustamente e doverosamente possono e devono essere fatte”.
“Questo coinvolgimento deve esserci, e ci sono fasi come questa, nelle quali si sente echeggiare spesso il nome di Savona accorpato a quello di Genova, senza aver potuto dire nessuna parola in merito, e con un patrimonio di investimenti che stiamo realizzando che credo sia unico in Italia, che soprattutto avrebbe problemi nella sua realizzazione, nel suo completamento nei tempi previsti, che ricordo sono molto vicini, perché parliamo della primavera del 2018”.
Elementi in linea con quanto richiesto dallo stesso Governo, nota il Presidente dell’Autorità Portuale.
“Tutto questo anche il nostro Premier lo ha evidenziato come uno degli elementi fondamentali sui quali imperniare la riforma: investimenti, posti di lavoro, investitori, logistica, modalità, intermodalità. Tutto questo noi lo stiamo realizzando. Il fatto di avere delle attenzioni per quanto stiamo completando è un elemento essenziale, e mi fa piacere che sia condiviso da tutta la città. Vogliamo delineare la nostra attenzione e preoccupazione su questo tipo di approccio che pensiamo possa generare problemi sul nostro territorio già tanto provato da vertenze purtroppo anche nazionali note a tutti”.
Nonostante tutto, Miazza continua a mantenere un cauto ottimismo.
“Avendo dialogato con i vertici nazionali, anche nelle precedenti sessioni governative con altri ministeri, ho la consapevolezza che tutti sappiano quello che stiamo facendo. Oggi è importante completare questa fase di proposta che il Ministro Delrio farà, con un assetto di proposta che contempli anche il fatto che i territori savonesi e liguri siano coinvolti in questa discussione. Credo che non sia una cosa particolarmente complicata, né tanto meno tardiva se la si vuole realizzare, visto che la proposta non è stata ancora presentata”.