“Il nostro futuro? Sarà quello di una nuova generazione familiare e speriamo guardi sempre più verso i mercati esteri. La nuova porta è rappresentata dal Giappone, innamorato del made in Italy anche a livello enogastronomico”.
Lo dice Massimo Serazzi, il titolare del Pastificio Plin con una produzione nata dopo anni di esperienza nel settore della ristorazione. Oggi a Villanova d’Albenga il presente è caratterizzato da ravioli, pansotti e trofie. Prodotti che guardano certamente l’intero nordovest. Ma l’estero inizia già a rappresentare un fetta pari al 35% con Francia, Svizzera ed Inghilterra in prima fila.
Tuttavia la nuova sfida si chiama Giappone: presto il marchio plin derivante dallo speciale raviolo del Piemonte sbarcherà pure a Tokyo. Sogni che diventano realtà quelli di Massimo Serazzi: un avvio a fine anni novanta in quel di Ceriale e oggi l’attualità è rappresentata da un capannone da 1600 metri non lontano dall’aeroporto villanovese. Qui la produzione viaggia a ritmo serrato. Controlli costanti per garantire la perfezione sia delle materie prime che del prodotto finito in un processo con certificazione ISO9001 garantita da uno specifico responsabile qualità:
“Bisogna essere rigorosi sotto ogni aspetto, tanto sulle materie prime che arrivano quanto sull’uscita della nostra pasta. Ogni cosa deve essere perfetta” dichiara Salvatore Cuneo.
Dopo Massimo, il futuro sarà delle figlie a Villanova insieme a 22 dipendenti che producono un fatturato da oltre 2 milioni con nuovi prodotti come i ravioli alle ortiche o i ravioli di pesce che conquistano il mercato. E per i più giovani la ricetta del titolare risulta chiara:
“Serve una straordinaria passione unita alla grande volontà. Necessari sacrifici, ma questo settore può rappresentare ancora una valida opportunità di lavoro nonostante un imprenditore, come me, perda ancora troppo tempo nella gestione burocratica. Il 90% della mia giornata finisce in risoluzione di problemi”.