“Che il Pil sia aumentato dello 0,2% è positivo. Ma avremmo bisogno di numeri decisamente migliori. Tanto più che questo 0,2 è dovuto essenzialmente al basso prezzo del petrolio, alla svalutazione dell’euro e all’iniezione di liquidità della Bce. L’Italia deve tornare a crescere al ritmo del 2% l’anno, ma per riuscirci dobbiamo fare le ‘grandi pulizie”.
Le parole sono di Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, a commento della notizia della crescita dello 0,2% del Pil nazionale, intervistato dal Corriere della Sera.
Per il leader degli industriali, occorre
“andare avanti con le riforme, che peraltro il governo Renzi ha in parte tradotto in legge, ma che ora devono essere attuate. Mi riferisco alle riforme istituzionali, ma anche a tutte quelle con un impatto diretto sull’economia. Servono interventi di politica industriale in alcuni settori. Si possono fare interventi in molti campi: risparmio energetico, dissesto idrogeologico, post e pre-sismica. Per non parlare delle infrastrutture. Bisogna investire, come gli altri Paesi europei”.
Infine, Squinzi ha parlato di occupazione.
“L’occupazione non aumenta perché non riparte la domanda interna. Perfino nel settore alimentare i consumi non sono aumentati né in quantità né in qualità”.