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Piattaforma di Vado: al via il piano occupazionale di APM Terminals

Con l’approvazione della Variante da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e rimosse pertanto le incertezze sulle modalità di realizzazione del nuovo Terminal, l’Azienda ha deciso di condividere pubblicamente i programmi occupazionali previsti per la messa in esercizio della Piattaforma di Vado, dove si stima l’arrivo della prima nave già alla fine del primo trimestre 2019.

Al completamento dei primi 450 metri di banchina, sebbene con piazzali per i container ancora molto ridotti, partiranno le operazioni commerciali della Piattaforma, che consentiranno l’anticipazione di una buona parte delle assunzioni di operai, impiegati, quadri e dirigenti.

237 saranno le persone complessivamente impiegate ad APM Terminals all’avvio parziale delle attività, con previsioni d’aumento a circa 309 unità al completamento della piattaforma, e a 400 unità al raggiungimento della massima potenzialità del terminal.

I numeri indicati sono già al netto di ‘Reefer Terminal’, attività rilevata nel 2015 con 123 dipendenti e che conta oggi 142 unità. ‘Reefer Terminal’ continuerà a svolgere la propria attività di Terminal Multipurpose, complementare ai servizi offerti in Piattaforma.

Il piano occupazionale è già in fase di esecuzione.

Da pochi giorni, infatti, sono stati assunti i primi due gruisti, che avranno il compito di formatori e che hanno cominciato a seguire appositi programmi di formazione aziendali che li porteranno anche presso terminal esteri di APM Terminals dove già vengono utilizzati mezzi analoghi a quelli che saranno utilizzati a Vado.

La Compagnia Portuale di Savona (CULP), con cui APM Terminals mantiene stretto coordinamento, fornirà alcuni servizi alle navi in banchina.

Il numero di addetti necessari a CULP è in fase di definizione da parte dei responsabili della Compagnia: ulteriori opportunità di impiego oltre a quelle offerte direttamente dal Terminalista.

Il piano occupazionale cosi descritto è stato condiviso la scorsa settimana con le diverse Organizzazioni Sindacali territoriali e di settore, che lo hanno accolto con soddisfazione, trovandolo coerente con gli impegni ed le indicazioni fornite in precedenza dall’Azienda.

La ripresa dei lavori di realizzazione della piattaforma consentirà anche l’incremento della forza lavoro utilizzata in cantiere, e sicuramente spingerà altre aziende (come già ha fatto il colosso cinese ZPMC) a considerare Vado Ligure per le proprie attività.

I supporti previsti dall’Area di Crisi Industriale Complessa, se ben utilizzati, potranno sicuramente aiutare ad accelerare questo processo di sviluppo di Vado Ligure e di tutta la Provincia di Savona.

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