Uno studio di fattibilità per trasformare la cinquecentesca Villa Gavotti e l’adiacente seicentesco Palazzo Mascolo Gavotti, nel quartiere periferico di Legino, in un nuovo studentato in grado ospitare uffici e residenze per gli allievi del Campus Universitario di Savona: lo ha finanziato ANCE Savona, che nei giorni scorsi lo ha presentato al Comune, alla Provincia e alla Curia di Savona. Affidato da ANCE Savona allo studio di progettazione architettonica, paesaggistica e urbanistica Peluffo & Partners, il progetto presenta diverse ipotesi per il restauro e la ristrutturazione dei due edifici, dal 2002 di proprietà della Provincia di Savona e del Seminario Vescovile, tutelati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio, oggi in stato di abbandono o sottoutilizzati.
Quattro le possibilità allo studio, con diverse combinazioni tra spazi dedicati agli alloggi, che possono arrivare ad ospitare fino a un massimo di 92 studenti, e gli uffici. Tutte le opzioni prevedono inoltre la creazione di ambienti comuni, che comprendono servizi culturali e didattici, aule di studio, ricerca, documentazione, lettura, bar/caffetteria, auditorium, biblioteca ed emeroteca, servizi ricreativi. Oltre a modernità e funzionalità, sarà inoltre garantita la piena fruibilità degli spazi e attrezzature adeguate anche alle persone con disabilità fisiche o sensoriali.
“Abbiamo deciso di sostenere e offrire al Comune e alla Provincia di Savona questo studio di fattibilità per dare un contributo concreto ai più ampi disegni di rigenerazione urbana immaginati per la città, e in questo caso particolare per il quartiere periferico di Legino – spiega Massimo Baccino, presidente di ANCE Savona. – Di fronte alla tendenza all’invecchiamento della nostra regione, abbiamo inoltre voluto mettere al centro i giovani, cercando di proporre un intervento che possa aiutare a trattenerli a studiare e lavorare sul nostro territorio, immettendo nuove energie”.
“Ringrazio Ance per il suo contributo – è il commento del sindaco Marco Russo – Com’è noto, tutta l’area di Legino è oggetto di un protocollo di intesa tra il Comune di Savona, la Diocesi, l’Università e la Fondazione Cima: questa proposta si sposa perfettamente con le finalità del tavolo e infatti è stata discussa in quella sede. Ora vogliamo andare avanti”.
“Apprezziamo sinceramente le ipotesi di recupero individuate dallo studio” dichiara il Presidente della Provincia Pierangelo Olivieri. “Gli interventi prospettati soddisferebbero infatti sia la necessità di offrire nuove soluzioni abitative a supporto degli studenti del Campus Universitario, sia l’opportunità, preziosa ed attesa, di riqualificare due immobili storici, da troppo tempo inutilizzati, cui questa nuova destinazione d’uso conferirebbe un ammodernamento e una ritrovata vivacità di spazi e di frequentazioni, a favore della riqualificazione dell’intera area leginese che, da zona periferica, potrebbe evolvere in nuovo baricentro della vita studentesca.”