“Fortunatamente la scatola è stata completata, quindi l’edificio prefabbricato è stato realizzato. A oggi il capannone dal punto di vista edile è terminato, e siamo entrati con tutte le aziende che ci hanno fornito i vari impianti. E’ una corsa contro il tempo che dovrebbe consentirci di essere operativi entro la fine dell’anno”, Lo ha detto Mattia Noberasco, direttore generale della Noberasco Spa, che ha fatto il punto sui lavori nel cantiere del nuovo stabilimento industriale a Carcare, in località Paleta.
“Per quanto riguarda la realizzazione del capannone siamo ormai al 95%, mentre sulla parte impiantistica direi che siamo intorno ad un buon 60%, comunque siamo nei tempi prestabiliti. Abbiamo avuto qualche ritardo a causa delle piogge che ci sono state nelle ultime settimane”, prosegue il direttore generale.
“Molta luce naturale e qualche innovazione – sottolinea Noberasco -. La luce naturale è stata una delle grandi richieste della forza lavoro, in questo modo i lavoratori possono vedere il cielo con grandi finestrature. Si può vedere in questo modo cosa succede al di fuori, rendendosi conto del passaggio delle ore e, cosa che non guasta, il nuovo stabilimento sarà immerso nel verde”.
E ancora: “Per quanto riguarda le tecnologie abbiamo realizzato uno stabilimento completamente innovativo. Molta automazione, molti impianti legati all’efficienza energetico, vogliamo implementare il generatore nella seconda fase del progetto qui a Carcare. Il progetto è molto ambizioso, una volta portato a regime ci permetterà di ottenere tutte le certificazioni energetiche per via delle ridotte emissioni di gas”.
Il direttore generale, poi, fa il punto sulle novità del nuovo stabilimento: “La particolarità saranno sicuramente le celle frigo, molto importanti perché importiamo la maggior parte delle nostre materie prime dall’estero, dobbiamo avere uno spazio dedicato per conservarle in maniere adeguata, in attesa di trasportarle all’interno dello stabilimento e iniziare la pastorizzazione. L’altra novità è il camminamento, che consente ai visitatori di vedere il processo produttivo dall’alto senza entrare a contatto con le aree più delicate”.
“Le prime prove dovremo cominciare a farle entro la fine dell’anno, per poter collaudare tutti gli impianti ed essere certi di aver fatto tutto per bene. La prima produzione vera e propria ci sarà nella primavera del 2015″, conclude Mattia Noberasco.