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Maltempo, il grido d’allarme di Frascheri: “Si rischia l’isolamento totale”

SVolta.net ospita l’intervento di Frascheri Spa, azienda lattiero-casearia di Bardineto che lancia un accorato allarme.

 

La drammatica alluvione del 24 e 25 Novembre ha portato rovina e distruzione nei territori dei comuni di Bardineto e Calizzano e relative frazioni.

Il Bormida ed i torrenti affluenti sono esondati ovunque stravolgendo il territorio e la sua conformazione.

La violenza delle acque ha trascinato via con sé qualsiasi cosa. Il fango ha invaso cantine, seminterrati, piano terra di molte abitazioni ed attività commerciali.

Molti esercizi hanno subito danni ingenti, sia per la mancanza temporanea di energia elettrica sia per i danni provocati dal fango che ha imbrattato attrezzature e materiali, irrimediabilmente destinati al macero perché non recuperabili.

La rete fognaria e quella idrica sono state pesantemente danneggiate.

Ed ora che la conta dei danni è quasi ultimata, le popolazioni di queste zone così duramente funestate da un evento climatico paragonabile per forza ed intensità a quello del 1994 e che può essere sicuramente considerato epocale per violenza ed impatto, devono fare i conti con un altro enorme problema: la viabilità.

Tutte le principali vie di scorrimento risultano danneggiate almeno in parte. Ovunque si registrano crolli e frane che con l’imminenza della stagione invernale e l’arrivo di altre precipitazioni, anche a carattere nevoso, potrebbero compromettere in maniera definitiva le possibilità di comunicazione di queste zone con i territori limitrofi del Basso Piemonte e della Riviera Ligure.

La sopravvivenza della nostra realtà legata alla conduzione del caseificio di Bardineto, come quella di tutte le altre attività della zona, potrebbe essere messa in serio pericolo da un concreto quanto drammatico rischio di isolamento che sancirebbe la “morte” di questi territori.

L’approvvigionamento di materie prime e la commercializzazione dei prodotti finiti realizzato quotidianamente mediante mezzi pesanti di proprietà aziendale che già ora sta subendo limitazioni e serie difficoltà, con allungamento delle tratte di percorrenza e dei costi legati al trasporto (carburante e pedaggi autostradali), rischiano di essere del tutto compromessi se non saranno presi provvedimenti immediati di intervento sul territorio, per la messa in sicurezza delle situazioni più critiche e precarie.

La strada provinciale 60 che da Bardineto conduce alla frazione di Carpe ed al comune di Toirano e che consente il più rapido collegamento con la Riviera Ligure è stata interessata da un’importante frana all’altezza delle cave di Comito che ha determinato la chiusura parziale per le auto (senso unico alternato) e l’interdizione totale ai mezzi pesanti.

Gli automezzi di proprietà aziendale che quotidianamente facevano spola dallo stabilimento di Bardineto al centro Distributivo di Borghetto S.S. ed a quello di Imperia per il trasporto dei prodotti finiti (latte e panna) destinati alla commercializzazione nelle zone della Riviera Ligure, sono ora costretti a percorrere la strada provinciale 51 tra Calizzano e Millesimo. Una volta giunti qui devono imboccare l’autostrada A6 in direzione Savona e da Savona dirigersi in direzione Ventimiglia sull’autostrada A10, uscita Borghetto S.S. ed Imperia.

L’allungamento del tragitto, i costi aggiuntivi di carburante e pedaggio autostradale, nonché gli straordinari dovuti ai dipendenti autisti per il prolungamento dei turni di lavoro, sul lungo periodo provocheranno un ingente danno economico, al momento non ancora quantificabile, poiché sino ad oggi nessuno ha informazioni certe circa i tempi ed i modi di intervento per il ripristino e la riapertura della strada provinciale 60 Bardineto – Toirano.

Le alternative non sono molte ed è proprio questo a preoccupare maggiormente perché il rischio è quello dell’isolamento totale.

Sulla tratta da Bardineto a Calizzano una frana in località Mereta, solo parzialmente rimossa, ostruisce la metà della careggiata costringendo di fatto ad un senso unico alternato. Il pendio verrà messo in sicurezza ma non sembra che il terreno franato sarà rimosso e questo in caso di nuove piogge o ancor peggio delle imminenti nevicate dell’inverno potrebbe bloccare la circolazione tra i due comuni.

Sulla strada provinciale 51 da Calizzano a Millesimo, tra le località di Riofreddo ed Isolagrande, parte del pendio è franato al di sotto del manto di copertura stradale. Tale frana segnalata, ma senza impedimento alla circolazione, del tutto analoga a quella che si è verificata sulla strada provinciale 60 che da Bardineto conduce alla frazione di Carpe ed al comune di Toirano, potrebbe molto facilmente degenerare ancora, in caso di ulteriori precipitazioni ed in previsione della neve. Senza intervento adeguato immediato, il crollo della careggiata, impedirebbe il passaggio e sicuramente il transito dei mezzi pesanti.

La strada provinciale 459 del Melogno che collega Calizzano a Finale Ligure, non è percorribile dai mezzi pesanti per i quali sussiste divieto di transito, in quanto non potrebbero passare sotto il tunnel del forte a causa dell’altezza limitata di quest’ultimo.

La strada provinciale 52 che collega Bardineto a Castelvecchio di Rocca Barbena e Zuccarello e che consente il collegamento con l’entroterra di Albenga, transitabile solo da mezzi pesanti non particolarmente grandi e non con rimorchio, in alcuni punti è tanto stretta ed impegnativa che non può in alcun modo essere presa seriamente in considerazione come valida alternativa. Senza considerare che con la neve risulta del tutto impraticabile.

Infine la strada statale 28 del Colle di Nava che collega Calizzano a Bagnasco e Ceva è chiusa perché interessata da più frane che la rendono assolutamente inaccessibile.

Se le autorità competenti e gli enti locali non troveranno un metodo per definire in modo concordato e coordinato una strategia di intervento rapido per la gestione delle somme urgenze legate alla viabilità, il rischio concreto è che la nostra realtà così come altre nella zona, non possa più svolgere le normali attività di trasporto per l’approvvigionamento, la distribuzione e la commercializzazione, con conseguente chiusura.

Solo la regia unica di un commissario che si faccia concretamente interprete delle esigenze del territorio e che individui in tempi rapidi e certi soluzioni adeguate per la messa in sicurezza delle strade e per il ripristino dei collegamenti potrebbe forse scongiurare l’isolamento e la morte per asfissia di un entroterra già assillato da molti problemi, ma sempre energico e vitale, che vuole rialzare la testa e guardare ancora avanti, come sempre.

Rossana Frascheri

Frascheri S.p.A.

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