Prendere in considerazione gli indirizzi tecnici. È questo il suggerimento che l’ing. Marco Macciò, Presidente di Infineum e tra gli ideatori del progetto di “Fabbriche Aperte” promosso dall’Unione degli Industriali della Provincia di Savona, fornisce ai giovani del territorio alle prese con le scelte decisive relative al proprio percorso formativo.
“Penso che la scelta di un indirizzo tecnico sia a livello di diploma che di laurea sia sempre vincente. Questo, ovviamente, deve rispettare le inclinazioni di ciascuno. Però l’industria, il commercio, il settore pubblico hanno bisogno di diplomati tecnici, di laureati tecnici, in particolare ingegneri”, afferma.
Un consiglio agli studenti, a dispetto di una situazione economica non eccezionale. Ma su questo argomento, Macciò mostra un cauto ottimismo.
“L’economia non può rimanere ferma così a lungo, i primi segnali di ripresa li stiamo vedendo, con l’inaugurazione dello stabilimento della Piaggio, con la continuazione dei lavori in area Maersk, e con una serie di investimenti che altre aziende hanno in cantiere. Aziende spesso a capitale straniero: penso a Continental, Bombardier, Saint Gobain Verallia, Schneider, noi del gruppo Esso e del gruppo Infineum. Quindi c’è del movimento, e questo si riflette anche sulle imprese italiane in zona, le vetrerie, ma anche imprese che sono cresciute un po’ grazie alle aziende multinazionali, penso per esempio a Demont ed Expertise, ma ce ne sono sicuramente molti altri”.
Dunque, è ancora valido il ragionamento per cui, con un buon diploma da tecnico, si può ancora sperare di trovare un lavoro?
“Credo di sì. Certamente bisogna aiutare questa ripresa dell’economia, perchè abbiamo perso un buon 25% di produzione in questo ultimo periodo, 15% di capacità produttiva, dobbiamo trovare il modo di ricostituirla per creare dei posti di lavoro”.
(Gil.Vol.)