Sul Savonese, la stragrande maggioranza delle aziende ha dimensioni inferiori ai 50 dipendenti. Il Presidente della Camera di Commercio mira proprio a quelle realtà con l’obiettivo di mantenere i servizi sul territorio. E nelle settimane in cui a livello governativo prosegue il dibattito sulla riforma dell’ente, Luciano Pasquale, traccia la linea:
“Stiamo lavorando per diminuire i costi, conservare le risorse a favore di chi fa impresa in quest’area ed essere vicini al reale mondo produttivo”.
Il progetto tracciato dal numero uno di Palazzo Lamba Doria, assieme ai colleghi liguri, traguarda a una Camera di Commercio unica per Genova come città metropolitana e a un nuovo ente che possa raggruppare Savona, Imperia e La Spezia. Sarà la Camera delle Riviere. Un procedimento, al momento, tutto interno al mondo camerale con la speranza che possa poi essere attuato dal governo. Intanto, però, bisogna vincere le resistenze spezzine con un provincia da sempre più attratta dalla Toscana.
Pasquale sulla questione è diretto: “L’integrazione della Liguria con la terra toscana e piemontese rappresenta un passo logico e fondamentale. Tuttavia in questa fase si sta ragionando all’interno di una discussione interna a perimetri regionali quindi lavorare con Spezia e Imperia rappresenta una valida soluzione per non disperdere risorse utili alle nostre aziende”.