“The Southern Gateway to the European market” è il titolo della tavola rotonda che si è tenuta presso lo stand dei porti liguri che partecipano al TransportLogistics di Monaco di Baviera. Obiettivo dell’incontro, moderato dal giornalista Nicola Capuzzo, è stato spiegare e promuovere l’alternativa dei porti affacciati sul Mediterraneo per quei caricatori e spedizionieri del centro Europa che ancora oggi prediligono gli scali del NorthernRange, nonostante le evidenti difficoltà riscontrate negli ultimi anni a partire dalla congestione dei maggiori porti.
I presidenti delle tre Autorità Portuali liguri, Luigi Merlo (Genova), Gianluigi Miazza (Savona) e Lorenzo Forcieri (La Spezia) hanno presentato le caratteristiche del sistema portuale e logistico ligure, i dati relativi ai traffici complessivi, i punti di forza e le efficienze dei tre scali. Miazza, Forcieri e Merlo hanno illustrato le prospettive dei tre porti liguri che possono contare su un cospicuo pacchetto di investimenti pari a oltre due miliardi e duecento milioni di euro, in corso di realizzazione e di autorizzazione: Savona ha in cantiere opere per 800 milioni, Genova per circa 1 miliardo e 100 milioni e Spezia per oltre 400 milioni.
Gian Luigi Miazza: “Le strategie di sviluppo seguite dal’Autorità portuale di Savona in questi anni hanno in qualche modo precorso i tempi, mettendo in atto iniziative per valorizzare i punti di forza dello scalo e del territorio circostante; oltre i profondi fondali, linee ferroviarie verso l’hinterland con buoni margini di capacità e spazi retroportuali disponibili per attività di logistica. Così si inserisce il progetto della piattaforma multipurpose a Vado Ligure, un terminal container a completamento dell’offerta disponibile per le grandi navi e proiettato verso il mercato del sud Europa attraverso un servizio ferroviario indipendente. L’analisi costi benefici recentemente sviluppata dal gruppo Clas ha quantificato i vantaggi economici per popolazione e imprese pari a circa 1 miliardo di euro e in circa 465 milioni di euro i benefici ambientali e climatici”.
I rappresentanti dei terminalisti hanno evidenziato gli sforzi compiuti dagli operatori per essere pronti a cogliere le sfide del futuro dei mercati internazionali e in che direzione stanno andando gli investimenti per potenziare l’offerta dei terminal nei tre porti di Genova, Savona, La Spezia.
Marco Simonetti: “Cambiamo finalmente verso all’Europa. “Changeyourpoint of view” è il nostro slogan. Dobbiamo smetterla di piangerci addosso, porre la verità al centro e lottare contro le mistificazioni consci dei nostri limiti ma anche dei nostri pregi. Le nostre imprese sono già in grado di proporre soluzioni competitive e complete che rispondono pienamente alle richieste delle merci che provengono dal centro e nord Europa e che propongono un efficace ed efficiente door to door”.
Importante è stato il punto di vista degli spedizionieri liguri, rappresentati da Alessandro Laghezza, e dei terminalisti, rappresentati da Marco Simonetti ed Alessandro Piccardo, rispettivamente vice presidente e consigliere di Assiterminal.
Partendo dalla convinzione che sia possibile recuperare traffici sui porti liguri per quasi un milione di container dal NorthernRange, Laghezza ha sottolineato i punti di forza del sistema portuale rappresentato dai tre porti liguri che hanno recuperato il gap nei confronti dei porti del Nord Europa in termini di efficienza e competitività.
Alessandro Piccardo: “Per quel che riguarda il traffico della frutta, da Vado serviamo già tutta Europa perché il 7% della frutta esportata va in Francia, il 14% in Est Europa (Romania, Bulgaria, Bosnia, Croazia, Polonia, Ucraina,ecc). Auspicherei una maggiore integrazione con le ferrovie per aggredire maggiormente il mercato svizzero potenzialmente molto ricettivo”.