È un vero e proprio appello quello che scatta da Palazzo Rosso di Cengio, simbolo fino a ieri della presenza in Valle Bormida della grande industria. A lanciarlo sono i sindaci d’entroterra con la regia della Casa Editrice Sabatelli di Savona attiva sul territorio con la creazione di numerose guide che scoprono un territorio ancora sconosciuto a molti.

Quello di Cengio è stato il terzo incontro. Organizzato dalla Casa Editrice Sabatelli di Savona, è stata anche l’occasione per scoprire posti ed edifici come Palazzo Rosso, carichi di testimonianze e di significato. Da qui scatta, dunque, un tentativo finalizzato a cercare altre strade per sviluppare il turismo in con il concorso dei produttori, degli organizzatori di eventi e con l’aiuto delle risorse naturali.

“Si sta affermando il concetto – ha spiegato Dario Sabatelli – che è necessario promuovere un comprensorio nella sua interezza e non i singoli comuni: da soli non si va da nessuna parte”.

Già a Expo Milano il territorio si è presentato come un unico marchio Bormialand e quest’anno siamo riusciti a coinvolge otto comuni (Altare, Calizzano, Cengio, Cosseria, Millesimo, Pallare e Roccavignale) nella terza edizione della guida SVD della Valle Bormida che sarà distribuita gratuitamente in 15 mila copie in lingua italiana e 10 mila in inglese su tutta la provincia di Savona.

“Ora – ha concluso – è il momento di confrontarsi anche con la Valle Bormida piemontese con cui è indispensabile avviare sinergie e condividere obiettivi. Il fiume Bormida scorre in quattro province prima di immettersi nel Tanaro e deve essere il filo conduttore che mette a sistema risorse e intenti”.

Fondamentale la collaborazione della Regione Liguria, presente a Cengio con l’assessore al turismo Giovanni Berrino:

“Iniziativa straordinaria, trovare i fondi perché venga supportata non è facile ma dobbiamo provarci”.