Partiamo dall’inizio e proviamo a spiegare perché il Primo Maggio, in molti paesi del mondo, si celebra la Festa del Lavoro. La festa ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista di un diritto ben preciso: l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867 nell’Illinois (USA). La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa. La sua origine risale a una manifestazione organizzata a New York il 5 settembre 1882 dai Knights of Labor, un’associazione fondata nel 1869. Due anni dopo, nel 1884, in un’analoga manifestazione i Knights of Labor approvarono una risoluzione affinché l’evento avesse una cadenza annuale. Altre organizzazioni sindacali affiliate all’Internazionale dei lavoratori – vicine ai movimenti socialisti ed anarchici – suggerirono come data della festività il primo maggio. In Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. La rivista La Rivendicazione, pubblicata a Forlì, cominciava così l’articolo Pel primo Maggio, uscito il 26 aprile 1890: “Il primo maggio è come parola magica che corre di bocca in bocca, che rallegra gli animi di tutti i lavoratori del mondo, è parola d’ordine che si scambia fra quanti si interessano al proprio miglioramento”.
I negozi de Le Officine saranno tutti aperti in orario continuato a partire dalle ore 10.00. Un servizio in più nell’ottica di inserirsi nel quadro dell’offerta commerciale del territorio. Un’apertura per intrattenere i molti che in occasione di questa importante ricorrenza saranno a casa dal lavoro: questa la filosofia che anima l’apertura del Primo Maggio.
Dalle 15.00 alle 18.00 si terranno i laboratori ludico didattici per bambini e bambine da 0 a 99 anni! Questi laboratori nascono da un’idea di STUDIOWIKI – Progetti per la comunicazione, e sono stati sviluppati in collaborazione con la dott.ssa Valentina Oldano, attualmente insegnante della scuola primaria nonché curatrice di Lettera a una professoressa della scuola di Barbiana.
I laboratori gratuiti saranno realizzati dalle educatrici del progetto Dondolab – Impariamo giocando, servizio per l’infanzia a marchio STUDIOWIKI.
I bambini – sia individualmente sia a squadre – saranno posti di fronte a quattro pannelli di grandi dimensioni che presenteranno altrettanti ambienti antropici e non (la città, la campagna, il mare, la montagna). Attraverso la spiegazione delle educatrici sarà chiesto ai bambini di osservare attentamente i singoli pannelli e di disegnare su fogli di carta A5 i mestieri che gli vengono in mente. I disegni o le scritte che i bambini produrranno saranno appese sui pannelli. Terminato un pannello, la squadra passerà a quello successivo. La rotazione permetterà ai componenti delle squadre di osservare il lavoro svolto in precedenza dai bambini delle altre squadre, innescando procedimenti ermeneutici nel ragionamento del bambino.
Un commento – con relativi suggerimenti e discussioni – degli operatori concluderà il laboratorio.
Oltre ad unire abilità cognitive sia deduttive sia induttive, i bambini saranno spinti a ragionare sulla grande complessità e varietà dei mestieri che si possono riscontrare nei vari ambienti. L’obiettivo non dichiarato esplicitamente sarà anche quello di bypassare e aggregare maggiori contenuti intorno alla un po’ scontata domanda che tutti tendiamo erroneamente a porre al bambino: “Che cosa vuoi fare da grande?”