SVolta

Voci di Menu

Made in Savona

I Giovani per la Scienza hanno ripercorso online le tappe dei 15 anni di vita dell’associazione

Venerdì 24 aprile in via telematica, si sono svolte le celebrazioni per il quindicesimo compleanno dell’Associazione Giovani per la Scienza. In una grande videochiamata, con più di 70 presenti, si sono incontrati i soci Fondatori, tutti savonesi inseriti nel mondo del lavoro in Italia e in Europa, e i soci più giovani, che attualmente portano avanti le attività dell’Associazione.

Simone Vallarino, ha presentato e fatto da regista. Ha sottolineato l’importanza della precisione del linguaggio che ha imparato nella associazione e quanto questa sia diventata parte di sé sia come fisico che in tutti gli aspetti della sua vita.

Bianca Ferrari, presidente, ha iniziato facendo rivivere il percorso dell’associazione, tramite la condivisione di una selezione di foto, dal 2005 ad oggi. Ha ricordato che lo Statuto dell’Associazione inizia con una frase di HeisenbergLa scienza la fanno gli uomini, considerazione banale ma troppo spesso dimenticata”. Infatti noi, ha detto, ispirandoci a questi grandi scienziati sentiamo che essi rappresentano la nostra umanità, la scienza è umana, la scienza insieme alla coscienza che l’uomo è un essere sociale è una condizione della libertà.

Lo vediamo bene in questo periodo in cui il virus ci ha tolto molte libertà, per riacquistare le quali dobbiamo sconfiggerlo, e possiamo fare solo conoscendolo attraverso lo studio scientifico.

 

Simone Vallarino: “Abbiamo deciso di festeggiare questo nostro compleanno tramite la condivisione con molti giovani del loro pensiero sulla esperienza che hanno fatto come Giovani per la Scienza. 36 interventi di cui ne riportiamo alcuni cercando di delineare i tratti distintivi dell’Associazione.

 

Fabio Rossi, laureando in ingegneria meccanica: “Nata come un luogo per studiare la fisica, è diventata subito qualcosa di più. È sì un luogo per discutere di fisica, ma anche per incontrarsi, migliorarsi e confrontarsi. È diventata un gruppo di ragazzi che si incontrano per fare qualcosa per migliorare sé stessi.”

 

Fabio Verbosio:” Sono uno dei fondatori Sono laureato in matematica a Genova e ho fatto il dottorato di matematica applicata a Lugano, ora sono un ricercatore di neuroingegneria a Genova. Siamo cresciuti molto da quando a 14-15 anni ci incontravamo nelle aule dell’Unione Industriali per partecipare ai direttivi. L’Associazione mi ha dimostrato che è sempre importante cercare la discussione, mettersi in gioco e l’esperienza che mi ha fatto fare mi ha davvero cambiato la vita.”

 

N B. studente 14 anni di scuola superiore: “Dell’associazione mi è rimasto impresso che per arrivare ad una formula o ad un concetto si cerca il significato della cosa, arrivando alla formula solo alla fine.”

 

Vittorio Schincaglia, artigiano e inventore: “Siete dei ragazzi eccezionali, sono onorato di aiutarvi come posso. Facciamoci coraggio e mettiamocela tutta, perché c’è molto lavoro da fare per finire le vetrine al Priamar, dove potremmo esporre gli esperimenti.”

 

Guido Sivori, ingegnere elettronico, fondatore e primo vicepresidente: “siamo cresciuti con l’Associazione e continuiamo a crescere con essa, portandocela dentro”.

 

Vincenzo Craviotto, ultimo anno di Ingegneria meccanica: “come Associazione è il metodo che cerchiamo di mantenere nelle nostre attività sin dall’inizio. Per me l’Associazione è un laboratorio, dove ci troviamo tutto il tempo a mettere in gioco le nostre conoscenze. Non solo un laboratorio nel senso stretto, ma un laboratorio dove sperimentiamo noi stessi.

Vorrei portare un saluto a tutti da parte del Prof. Luciano Arfini, che non ha potuto collegarsi oggi e manda a tutti un grande abbraccio.

Viviana Palumberi, laureata a Pavia e dottorata a Basilea in matematica: “organizzo sempre per i GpS i viaggi all’estero e voglio sottolinearvi l’importanza delle lingue.

Oltre ad organizzare i viaggi, cerco di darvi qualche idea per rendere la matematica più pratica – il cliniometro, Chladni, Galton. Vivo a Basilea da ormai 20 anni e chissà che un domani io non possa far nascere anche qui una associazione come i GpS.

Giulio Pizzigoni, laurea e dottorato in fisica, lavora nei centri europei sui magneti superconduttori: “L’associazione ti mette davanti “un foglio bianco” senza nessuna regola prestabilita e ti dà il metodo.

V.G. studentessa di scuola superiore “La prima volta che sono stata nei laboratori dell’associazione al Campus Universitario di Savona è stata da subito un’occasione per approfondire argomenti scientifici, ma ho notato che c’era già una “squadra” unita e compatta capace di coinvolgere tutti. Inizialmente credevo che lavorare in gruppo non fosse qualcosa che faceva per me, ma i Giovani per la Scienza mi hanno mostrato l’importanza di smettere di voler spiccare sugli altri e l’importanza di collaborare nel far qualcosa.”

Mauro Perusino, ingegnere navale, ha lavorato a Trieste, Rotterdam e ora in Austria: “Mi ha fatto molto piacere guardare tutte queste foto che mostrano come passo dopo passo siamo cresciuti.

Personalmente, vedo l’Associazione come una scuola di vita, che mi ha aiutato ad avere consapevolezza delle mie capacità e mi ha fatto crescere molto umanamente sin da quando mi ha portato a parlare in pubblico a 15 anni.”

Valentina Cervetto: “Io sono laureata in chimica, poi mi sono trasferita a Zurigo dove mi sono dottorata in Chimica-Fisica, diventando esperta del laser. Sono molto contenta di poter condividere con voi le vostre opinioni e i vostri ragionamenti,”

  1. T., studentessa di scuola superiore: “ lo spirito (dell’associazione ndr) non cambia: crescere, imparare dalle proprie esperienze. Ogni ragazzo che si mette in gioco scoprirà lati di sé che neanche credeva di avere.”

F P. studente 14 anni di scuola superiore: “Devo dire che anche se all’inizio ero un po’ spaventato, soprattutto per la parte di teoria, dove si affrontavano concetti che non conoscevo, la possibilità di fare domande e avere i concetti spiegati finché non li capivo mi ha permesso di continuare.”

Diego Beltrame, ingegnere meccanico: “Quando mi hanno chiesto di pensare all’Associazione la prima parola che mi è venuta in mente è solidarietà. Infatti, è grazie ad un altro socio che sono riuscita ad andare a fare la mia prima esperienza di lavoro all’estero in Inghilterra, perché con grande pazienza mi aveva ospitato. Se la scienza la fanno gli uomini, direi che l’Associazione la facciamo noi soci.”

Andrea Pisu: “Siamo diventati un punto di riferimento per la nostra città. Siamo un “cortocircuito” della scuola, dove ragazzi di licei e tecnici si trovano insieme e studiano, progettano, costruiscono.”

Sergio Palumberi, ingegnere aerospaziale, EDRS Operations Manager presso Airbus a Monaco di Baviera “Io per il mio lavoro so poco nei dettagli, devo sapere un po’ di tutto, quindi a volte quando ho qualche dettaglio che mi serve, di Fisica chiedo a Giulio Pizzigoni (laurea e dottorato in fisica, ndr), sui laser chiedo a Valentina Cervetto in quanto esperta (laurea e dottorato in chimica, ndr), di matematica chiedo a Fabio Verbosio.

Una delle cose veramente importanti che l’associazione vi dà è il metodo, il metodo scientifico con cui si riesce a capire qualunque fenomeno. Anche senza avere conoscenze dettagliate, conoscendo le basi e conoscendo il metodo si può riuscire ad andare a fondo, si può capire ad esempio come funziona un laser. Purtroppo è una capacità che si vede poco in giro, ma nei Giovani per la Scienza è sempre stata un punto di forza. La seconda cosa che vedo è la capacità di parlare al pubblico: è vero che la prima volta terrorizza, ma è così importante nella vita, nel lavoro. Non solo saper parlare in una conferenza, ma anche semplicemente ad un meeting: nel lavoro ci si trova da soli con altre dieci persone, magari più anziane o con un ruolo più importante, e saper presentare la propria posizione e mantenerla è fondamentale. Vedo ingegneri di quaranta anni che vanno in difficoltà, poi trovo tra voi dei ragazzi di quindici anni in grado di farlo.”

 

Daria Margiotta, ingegnere aerospaziale, Flight Director di Columbus, modulo europeo della Stazione Spaziale Internazionale “Ho avuto il piacere di coordinare insieme a Paolo Nespoli il videomessaggio che ha mandato ai Giovani per la Scienza (https://www.youtube.com/watch?v=BPrrFuRthpg). Una cosa che mi ha riempito di orgoglio è che Paolo stesso ha detto che registrare il messaggio per voi dalla Stazione Spaziale lo ha davvero motivato, lo ha detto proprio con contentezza negli occhi.”

 

Andrea Barbero, perito chimico, laurea in biologia, Professore presso l’università di Basilea: “Ancora oggi ho grossi problemi a far lavorare in modo scientifico i miei dottorandi in laboratorio e penso sia importante che voi vi impegnate nel continuare con questo metodo. Penso stiate facendo un grande lavoro, unico nel suo genere, quindi congratulazioni, continuate così.”

 

Davide Vallarino, studente ingegneria elettronica di Genova: “Dal primo festival che abbiamo organizzato a Savona in poi l’associazione ha guadagnato una visibilità che ci ha portati a partecipare a eventi come le notti bianche, la città dei bambini e molti altri. Grazie a tutto questo abbiamo sviluppato col tempo una macchina organizzativa sempre più precisa che ci ha permesso di essere sempre pronti alle varie occasioni di esposizione e di proposte che ci vengono fatte”.

 

Alberto Giribaldi, studente di Chimica, università di Genova, responsabile dei gruppi di laboratorio dei GpS:: “ciò che mi lascia a bocca aperta è la capacità di cambiare per venire incontro ai ragazzi, mantenendo un’organizzazione impeccabile.”

 

Aurora Uras, studentessa in Fisica, Università di Glasgow: “L’unione di persone di età differenti e provenienti da scuole e tipi di formazione diversi dovrebbe essere la condizione di qualsiasi posto che si proponga come luogo di cultura.”

 

Vittorio Rossello, ingegnere navale: “La mia proposta è che chi esce da Savona (o dall’Italia) contribuisca sempre di più, sia aiutando e dando consigli, sia facendo delle presentazioni, fornendo materiale e passando conoscenza anche usando la tecnologia digitale che stiamo usando ora.

 

Benedetta Toselli, laureata in informatica, dottorata in ingegneria biomedica, ricercatrice al dipartimento di ingegneria delle neuroscienze “A me ciò che ha colpito dall’inizio dell’Associazione sono due cose: l’inclusione – perché si accolgono tutti – e l’integrazione – a tutti viene dato un compito e ci si aspetta che questo venga compiuto, ed è importante che venga fatto sia per sé che per l’Associazione. È un posto che insegna a crescere come membro singolo di una comunità.”

 

Alessio De Martino, perito chimico: “Io lavoro in un’azienda di Vado Ligure. Ciò che più mi ha colpito, da quando avevo 13 anni ed è stata creata l’associazione, era la possibilità di confrontarmi”

 

Davide Astesiano, laureato in astrofisica, dottorando in fisica teorica: a Como “Io non capivo nulla di fisica alle superiori, perché c’era troppa matematica. Un giorno Bianca mi diede un libro, “L’evoluzione della Fisica” di Einstein e Infeld, dicendomi che non c’era nessuna formula. Di lì mi si aprì un mondo. La fisica non è fatta di formule, ma di concetti e di persone che li esprimono.”

 

Riccardo Palman, chimico, vive e lavora vicino a Londra: “Quando andrete a lavorare vi renderete conto che nella Scienza e nella Tecnologia la capacità di relazionarsi con gli altri è fondamentale.

Si tratta di un approccio completamente diverso.

 

L G. studentessa di scuola superiore: “Conosco i GpS da 3 anni e per tutto questo periodo i miei venerdì sono stati molto impegnativi. Nonostante ciò non ho mai pensato di rinunciare a questi incontri, che mi hanno portato a discutere di scienza con tutti voi.”

 

G.G. studente di scuola superiore: “La prima cosa che mi ha colpito è la coesione del gruppo, che riesce a coinvolgere tutti. Mi ricordo ancora che al mio primo viaggio a Tolosa ci eravamo seduti io e un mio amico ad un tavolino appartato e ci eravamo trovati con Fabio e Simone (due ragazzi più grandi, del consiglio direttivo dell’associazione, ndr) seduti al tavolo con noi. Una cosa che sembra piccola, ma è significativa di quanto il gruppo sia inclusivo.”

 

Costantino Canellis, laureando in scienze delle comunicazioni: “Immaginavo che questa sarebbe stata una bella giornata, anche se non credevo che mi sarei commosso tanto.

Ho passato momenti anche molto difficili della mia vita e penso che l’Associazione sia stata una molla per riprendermi, per questo ringrazio tutti.”

 

Stefano Bruzzone,  ingegnere elettrotecnico in una azienda savonese, vicepresidente dei Giovani per la Scienza: “Se pensiamo  all’evento “Savona, i Giovani e la Scienza”, che ci ha reso un punto di riferimento nel savonese, siamo riusciti a cogliere sempre le occasioni che ci si presentavano davanti e una delle cose che ci ha permesso di fare ciò è anche la grande capacità organizzativa di Bianca, che adesso sempre più ci sta passando.

Un’altra cosa che ci ha sempre caratterizzato è il rapporto con l’Unione Industriali di Savona e con le aziende del territorio, che è importante perché l’industria è dove la Scienza diventa Tecnologia e più nello specifico Tecnologia di tutti i giorni.”

 

Bianca Ferrari “È stata una cosa bellissima, è tantissimo che non vi vedevo tutti assieme e penso che nel brutto della situazione attuale, questa cosa bellissima che abbiamo trovato nel riunirci tutti insieme online non dobbiamo perderla.

Ci siamo emozionati tutti a vedere la nostra storia, fatta di successi e di difficoltà da affrontare, ma ogni volta insieme abbiamo trovato le soluzioni. Viviamo un momento molto difficile, ma anche questa volta, come si vede dalle vostre parole, dobbiamo trovare le soluzioni per continuare il nostro lavoro collettivo. Sembrava già difficile fare ciò che in questo periodo abbiamo fatto, lanciare online i laboratori virtuali e le lezioni al venerdì. Eppure, ci siamo riusciti”.

 

Savona Impresa
Edinet - Realizzazione Siti Internet