I ‘Venerdì scientifici’ dei Giovani per la Scienza approdano nello Spazio grazie ai satelliti. A mandare ‘in orbita’ i partecipanti è l’ingegner Sergio Palumberi, un membro fondatore dell’associazione. La conferenza si terrà venerdì 19 marzo alle 16 sulla piattaforma Zoom. Palumberi ha tenuto conferenze nel 2009 sui sistemi di supporto alla vita nella storia delle missioni spaziali e nel 2015, in occasione del decennale dell’associazione, sulla scienza e il management della Stazione Spaziale Internazionale ISS.
Nato e cresciuto a Savona, dopo aver preso il diploma da Perito Elettrotecnico all’Itis Ferraris si è spostato a Torino, dove nel 2005 ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale al Politecnico, e successivamente un master di secondo livello in Ingegneria dei Sistemi per lo Sviluppo e l’Esplorazione dello Spazio (SEEDS). Nel 2007 ha iniziato la sua carriera come ingegnere sistemista presso il sito torinese di Thales Alenia Space. Trasferitosi a Monaco di Baviera, ha iniziato a lavorare per Airbus Defence and Space nel centro di controllo del modulo Columbus della ISS, fino a diventare Direttore di Volo responsabile delle Expeditions 44 e 45 nel 2015. Da gennaio 2016 lavora, sempre in Airbus, come Manager delle Operazioni dello European Data Relay System, il primo e finora unico fornitore al mondo di un servizio di telecomunicazioni laser intersatellitare. Dal 2008 Palumberi è anche membro della Italian Space and Astronautics Association, un’associazione no-profit dedicata alla divulgazione scientifica in tema di astronautica e tecnologie spaziali.
La conferenza introdurrà come la geometria sferica propria del pianeta Terra, applicata alle operazioni dei satelliti in orbita bassa, abbia finora imposto notevoli limitazioni nella capacità di comunicare da Terra con i satelliti, e viceversa. Oggi invece, grazie alle ridotte dimensioni e potenza dei sistemi di telecomunicazione laser rispetto a quelli tradizionali in onde radio, e al servizio fornito da Airbus, è possibile per gli operatori raggiungere i propri satelliti in orbita bassa usando come ‘ponte radio’ i satelliti geostazionari EDRS-A ed EDRS-C, di cui l’ingegner
Palumberi è responsabile. Questo permette di scaricare dati in tempo reale da una parte all’altra del globo, più velocemente di quanto lo si faccia quando si connette una chiavetta USB al proprio computer.
L’accesso rapido a grandi quantità di dati acquisiti in orbita non offre vantaggi solo alle applicazioni scientifiche, come ad esempio gli esperimenti a bordo della Stazione Spaziale, ma può anche essere utile alla sicurezza marittima, al monitoraggio del clima e in generale all’osservazione terrestre. Per esempio, acquisire immagini dettagliate di zone colpite da catastrofi naturali come terremoti, alluvioni o incendi, e fornirle in tempo reale agli enti di pronto intervento come la protezione civile, può dar loro la capacità di analizzare e reagire rapidamente in situazioni in cui pochi minuti possono fare la differenza tra la vita e la morte. L’incontro si concluderà con una descrizione del funzionamento e delle problematiche delle operazioni di questo servizio finanziato dall’Unione Europea che coinvolge, tra gli altri, Italia, Germania, Belgio, Francia e Regno Unito.
Il progetto dei Venerdì Scientifici è volto al coinvolgimento del pubblico savonese e non solo, pertanto gli interessati possono contattare l’associazione Giovani per la Scienza compilando il seguente modulo di Google: https://forms.gle/PSXMxNme1KLRdfAS7