“Il nostro settore non sta vivendo un momento felice, tutt’altro. Purtroppo, viviamo una crisi nel mondo dell’edilizia, che dal 2008 è costante”. A parlare è Alberto Formento, nuovo Presidente degli Imprenditori Edili dell’Unione Industriali di Savona, succeduto a Gianfranco Gaiotti. Il quale, intervistato da Maurilio Giordana ai microfoni di Radio Onda Ligure, ha fatto il punto sulla situazione del settore edile in provincia di Savona.
“Occorre sfatare un mito, che diceva che l’edilizia sarebbe stato il primo settore a ripartire dopo le crisi congiunturali: in questo caso, non è così. A fronte di alcuni settori in cui si denotano tiepidi segnali di ripresa, nell’edilizia non è così. Nella provincia di Savona le imprese edili strutturate, con dipendenti, stanno calando vistosamente, alcune sono chiuse, molte hanno ridotto l’organico. Purtroppo, non vediamo segnali di ripresa e le imprese tirano a campare”, ha dichiarato Formento.
La crisi riguarda entrambi i macro settori dell’edilizia.
“Nel mercato immobiliare, nonostante la Liguria sia un’isola felice, non notiamo segnali di ripresa: ci sono pochi investimenti sul territorio, e si evidenzia una profonda problematica con le pubbliche amministrazioni – nel rilascio titoli edilizi e nell’eccessiva burocratizzazione, per esempio – per cui gli investimenti per nuove costruzioni o ristrutturazioni sono ancora limitati. Nel comparto pubblico, gli investimenti sono sempre decrescenti, molto limitati. Chi ne paga le conseguenze sono le aziende strutturate, che stanno soffrendo molto. Questa sofferenza la possiamo misurare con gli addetti ai lavori: secondo la Cassa Edile, che effettua monitoraggio sui lavoratori dipendenti, dal 2008 a oggi si è perso il 50% delle ore lavorate. Un dato preoccupante”.
Al timone di ANCE, Formento si batterà per un rilancio del settore.
“Non ci sono solo aspetti negativi. Gli aspetti positivi sono le aziende che, con tenacia, cercano di mantenersi sul territorio e di difendere la forza lavoro alle proprie dipendenze. Il nostro impegno è costante. Servono operazioni mirate a una riqualificazione del nostro settore, perché le nostre aziende hanno al loro interno le esperienze, il know-how per ottenere grandi risultati, per questo chiediamo di essere messi alla prova. Cerchiamo di farci conoscere e apprezzare nuovamente, perché l’edilizia è sempre stata una grossa fonte di lavoro sul territorio, e desideriamo che ritorni a esserlo nel prossimo futuro”.
