Un progetto per aiutare gli studenti delle seconde medie del territorio a scoprire quale può essere il loro futuro. Così Gian Luigi Miazza, presidente dell’Autorità Portuale di Savona, definisce l’iniziativa di Fabbriche Aperte, giunta alla sua nona edizione.
“Il fine veramente nobile è cercare di dare un contributo a tutti i ragazzi per riuscire quanto prima a scoprire il loro sogno, il loro talento, la loro vocazione. Sappiamo che le esperienze dirette sono un elemento fondamentale per arrivare a questa cognizione, e la nostra partecipazione nasce soprattutto da questo intento”.
Il Porto di Savona – Vado Ligure partecipa anche a questa edizione.
“I numeri sono importanti: 2500 posti fissi, più 5500 che gravitano almeno 30 giorni all’anno attorno al nostro Porto, consegnano un patrimonio numerico interessando, sapendo che Savona ha 60 mila abitanti”, aggiunge.
Un’opportunità, quindi, anche per scoprire il valore dello scalo savonese.
“Dal punto di vista operativo, un’iniziativa come Fabbriche Aperte sicuramente ci dà la possibilità di fare conoscere attraverso esperienze dirette quali sono i mestieri, quali sono le attività, le professionalità che sono necessarie all’interno del nostro porto, e sono davvero tante”.