Prosegue il tour degli studenti che hanno aderito al progetto Fabbriche Aperte®. Dopo aver fatto tappa nelle aziende Noberasco e Trench, ragazzi e insegnanti si sono spostati nel porto Savona, gestito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Sono più di 18 le attività che interessano l’area portuale savonese, tra cui Azimut Yachts, Autogru Vernazza, Consorzio Savona Crociere – Palacrociere e Mondomarine Spa.
Il porto e la città di Savona sono cresciuti insieme durante duemila anni di storia: oggi le aree dedicate alle attività portuali coprono quasi 500.000 m2, con profondità che superano i 20 metri.
Alla fine degli anni ‘90 le banchine più antiche e vicine al cuore della città sono state riconvertite per attività turistiche, crociere e nautica da diporto, mentre le attività mercantili (merci varie, Ro-Ro e rinfuse) sono state concentrate nella parte dello scalo più lontana dalla città, dove i fondali profondi consentono l’attracco delle navi più grandi.
Il format Fabbriche Aperte® nasce dodici anni fa per volontà dell’Unione Industriali di Savona e si è sviluppato negli anni con il sostegno della Camera di Commercio Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona, il contributo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e il supporto della Regione Liguria nell’ambito del progetto di orientamento “#Progettiamocilfuturo – fase 2”, nonché della specifica azione “Ragazzi in Azienda” finanziata dal FSE e realizzata da ALISEO – Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento.
Affiancati dagli insegnanti, circa 1.000 giovani dell’edizione 2019, si sono preparati in classe per poi intraprendere un viaggio tra reparti di produzione, laboratori, magazzini, uffici, alla scoperta di processi, competenze, professionalità, innovazione ed eccellenze delle 20 industrie savonesi che, per l’occasione, hanno aperto i loro stabilimenti.