Un successo che si conferma, anno dopo anno. È quello di Fabbriche Aperte, il progetto promosso dall’Unione Industriali di Savona in partnership con la Provincia di Savona, la Camera di Commercio di Savona e in collaborazione con l’Autorità Portuale di Savona, con il supporto operativo dell’Associazione Giovani per la Scienza e del Consolato Provinciale di Savona della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia.
Soddisfazione da parte di Elio Guglielmelli, Presidente UISV.
“L’edizione 2015 è andata benissimo, come sempre. Tutti gli anni abbiamo un enorme successo. È un’iniziativa che portiamo sempre avanti con grande orgoglio e determinazione, perché permette ai ragazzi delle medie, che hanno un’età ancora un po’ distante dal mondo del lavoro, di avvicinarsi alle fabbriche. Ciò consente di far vedere loro cosa succede nella realtà produttiva in cui abitano, e permette a loro di valutare eventuali scelte che dovranno fare nel prossimo futuro”.
Oltre 800 tra ragazzi e insegnanti coinvolti, di 34 classi da 13 Istituti Comprensivi del comprensorio di Savona, Ponente e Val Bormida: Savona I, Savona II, Savona III, Savona IV, Albisole, Albenga I, Cairo Montenotte, Carcare, Finale Ligure, Millesimo, Quiliano, Spotorno e Vado Ligure. All’ottava edizione hanno partecipato 16 aziende: Autorità Portuale di Savona, Bitron S.p.A., Bombardier Transportation Italy S.p.A., Cabur S.r.l., Continental Brakes Italy S.p.A., Esso Italiana S.p.A., Ferrania Solis S.r.l., Infineum S.r.l., Loano 2 Village, Noberasco S.p.A, Piaggio Aero Industries S.p.A., Reefer S.p.A., Saint – Gobain Vetri S.p.A., Schneider Electric S.p.A., Trench Italia S.r.l., Trenitalia S.p.A.
“Abbiamo riscontri pratici del successo dell’iniziativa”, prosegue Guglielmelli, “perché alcuni di loro scelgono un percorso di studio secondario nelle discipline tecniche, e vengono poi preparati per entrare come tecnici nelle aziende. Alcuni proseguono, scelgono percorsi universitari che li avvicinano al mondo del lavoro, e in questo modo riescono a capire cosa significa lo studio applicato nella vita reale. Di Fabbriche Aperte, apprezziamo che questi ragazzi capiscano cosa sono le realtà produttive, capiscano cos’è l’industria del loro territorio, ne abbiano una percezione reale, e non quella che, a volte un po’ distorta, li porta a pensare che l’industria sia qualcosa che dev’essere un pochino emarginata”.