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Lo Ius Variandi e la disciplina delle mansioni: le nuove flessibilità introdotte dal Jobs Act

27 Ottobre 2015

Nel corso del rapporto di lavoro le mansioni assegnate o la sede di lavoro possono mutare con il consenso del lavoratore o per decisione unilaterale del datore di lavoro, in virtù del potere di determinare la struttura dell’organizzazione aziendale. Tali poteri del datore di lavoro che si esplicano rispettivamente nel c.d. “ius variandi” e nel potere di trasferimento, tuttavia, conoscono dei limiti e sono soggetti a regole che il corso di prefigge di analizzare, anche alla luce delle novità che sono state apportate dal D.Lgs 81/2015, attuativo del Jobs Act.

Destinatari
Imprenditori, responsabili ed operatori area personale di aziende, responsabili e collaboratori di studi professionali

Programma

Lo ius variandi
•lo ius variandi quale espressione del potere di conformazione attribuito al datore di lavoro
•i limiti allo ius variandi: l’art.2103 del cod.civile, come riscritto dal decreto attuativo del Jobs Act
•la variazione delle mansioni: le mansioni equivalenti
•il divieto di dequalificare e demansionare
•le deroghe al divieto già previste dalla legge: licenziamenti collettivi, lavoratrici madri, invalidi e per motivi di salute.
•il principio del “male minore”
•le nuove deroghe al divieto introdotte dal Jobs Act
•dequalificazione e demansionamento a “retribuzione invariata” introdotto dal Jobs Act e gli altri casi già previsti dalla normativa.
•il concetto di mansioni equivalenti in relazione alla diversa professionalità del lavoratore
•i diritti del lavoratore in caso di dequalificazione: l’eccezione di inadempimento
•inquadramento giuridico del danno arrecato al lavoratore in caso di violazione del divieto di adibirlo a mansioni inferiori
•l’assegnazione a mansioni superiori: il consolidamento del diritto alla nuova mansione

Le altre espressioni dello jus variandi
•gli altri limiti imposti dall’art.2103 c.c.: il trasferimento del lavoratore e le ragioni tecniche, produttive ed organizzative che lo giustificano
•il concetto di unità produttiva ai fini del trasferimento
•i tempi per opporsi al provvedimento di trasferimento qualora ritenuto illegittimo
•il potere unilaterale di modificare l’orario dei lavoratori con orario full-time

Date, orario e sede
27 ottobre 2015 – Orario: 14.30 – 18.30
Unione Industriali Savona – Via Gramsci, 10 – Savona

Relatore
Dott. Francesco NATALINI – Consulente del Lavoro, componente fondazione studi del Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro

Quota di partecipazione
Euro 190,00 + IVA (22%) per le aziende associate all’Unione Industriali di Savona
Euro 250,00 + IVA (22%) per le aziende non associate all’Unione Industriali di Savona

La quota è da intendersi al netto delle spese accessorie (bolli, bonifico bancario, ecc.)

La quota di adesione dovrà essere versata entro la data di inizio del corso a Centroservizi S.r.l. (P.Iva 00861910099)

Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo:
•assegno circolare e/o bancario intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099)
•bonifico bancario da effettuarsi sul c/c n° 000000534680 intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P. IVA 00861910099) presso CA.RI.SA. – Ag.1 Porto – CAB 10601 – ABI 06310 – CIN: B – IBAN: IT84B0631010601000000534680 – BIC: CRSVIT2S101. Tale conto corrente deve essere inteso quale quello dedicato ai sensi dell’art.3 della L.n.136/2010.

Per 3 o più partecipanti della stessa azienda viene praticato uno sconto del 10%.

La quota comprende la partecipazione al corso e il materiale didattico.

Dettagli

Data:
27 Ottobre 2015
Categoria Evento:
Tag Evento:
Sito web:
http://www.uisv.it/articoli/index.asp?IDInfo=379898

Luogo

Unione Industriali Savona
Via Gramsci, 10
Savona, 17100 Italia
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