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Le nuove semplificazioni in tema di controllo a distanza, l’esercizio del potere disciplinare e il risarcimento dei danni
10 Dicembre 2015
I datori di lavoro pubblici e privati non possono controllare i propri dipendenti, se non in casi eccezionali, e devono rispettare una serie di regole per non violare la loro privacy. Spetta al datore di lavoro, inoltre, definire le modalità d’uso degli strumenti messi a disposizione del dipendente, tenendo conto dei diritti dei lavoratori e della disciplina in tema di relazioni sindacali.
In questo contesto, si è espresso oramai da tempo il Garante Privacy che, con due Provvedimenti “Linee guida per il trattamento di dati dei dipendenti privati” del 23 novembre 2006 e “Linee guida del Garante per posta elettronica e Internet del 1° marzo 2007”, ha fornito una concreta ed esaustiva risposta ad una tematica che a lungo ha affannato teorici e pratici, ovvero la possibilità, da parte del datore di lavoro, di trattare i dati personali del proprio dipendente al fine di verificare che la posta elettronica e la rete Internet siano utilizzate, nel rapporto di lavoro, in modo corretto.
Anche alcuni recenti provvedimenti della stessa Autorità Garante per la Privacy, pubblicati allo scopo di regolamentare questa delicata materia, hanno puntualizzato importanti concetti e principi, affrontando l’argomento in maniera diretta (es. Provvedimento n. 139 del 7 aprile 2011 “Vietato il trattamento di dati personali del dipendente ricavati da file e documenti acquisiti nell’ambito di operazioni di backup effettuate sul server aziendale”) o trattando le problematiche solo in maniera incidentale, soprattutto in relazione all’utilizzo di strumenti potenzialmente finalizzati al controllo del lavoratore come gli apparati di videosorveglianza (es. Provvedimento in materia di videosorveglianza del 8 aprile 2010).
La materia ed in particolare l’art.4 dello Statuto dei Lavoratori è stata recentemente riformata dal decreto attuativo del Jobs Act
Il seminario fornirà, anche attraverso l’analisi della più recente giurisprudenza, un quadro completo della complessa normativa in vigore, delineando soluzioni giuridiche e pratiche e le cautele da adottare per legittimare le diverse modalità di controllo a distanza e prevenire violazioni della privacy nel rapporto di lavoro.
Destinatari
Imprenditori, dirigenti, direttori, professionisti, responsabili ed operatori area personale, responsabili del trattamento, responsabili dei sistemi informativi
Programma
Introduzione tecnica a principi, sistemi e strumenti informatici
•Gli strumenti di navigazione controllata di Internet: Proxy Server, black list e white list, analisi e blocco automatico del contenuto delle pagine visitate. L’integrazione degli strumenti di navigazione con i sistemi aziendali
•Componenti, impostazioni e problematiche nella gestione di un sistema di posta elettronica aziendale: lettura di messaggi da fuori sede con PC portatili e palmari, antivirus e antispam, impostazioni e limitazioni nell’uso
•La sicurezza informatica: principi e regole di comportamento, strumenti, adempimenti previsti dal Codice Privacy
•La redazione di un regolamento aziendale per l’uso delle risorse informatiche: opportunità e forme di stesura, principali argomenti, integrazione alle misure minime ed opportune previste dal Codice Privacy
Le possibilità, i limiti e le modalità con cui effettuare i controlli sull’uso di Internet e della posta elettronica da parte dei dipendenti
•Definizioni e principi del Codice Privacy
•Le possibili forme di controllo
•La legittimità dei controlli: diritti e limiti
•Aspetti organizzativi correlati all’adozione delle policy aziendali interne
Possibilità e limiti nell’utilizzo di sistemi di videosorveglianza in azienda
•Implementare un sistema di videosorveglianza all’interno e/o all’esterno dell’ambiente lavorativo senza incorrere in sanzioni
•I risvolti della disciplina di riferimento:
– art. 134 Codice Privacy;
– il Provvedimento generale 8 aprile 2010;
– i controlli della Garante Privacy e della Guardia di Finanza.
– “Linee guida per i Comuni in materia di Videosorveglianza dell’ANCI alla luce del provvedimento del Garante dell’8 aprile 2010.
•Corretta designazione dei Responsabili e degli Incaricati
•La conservazione e la comunicazione delle immagini a terzi
•Come redigere una idonea Informativa ai sensi dell’art. 13 del Codice Privacy
•Rispondere adeguatamente alle richieste di accesso ai dati ai sensi dell’art. 7 del Codice Privacy
Le linee guida del Garante in materia di privacy nel rapporto di lavoro e controlli a distanza
Regolamento e Policy aziendale sulla navigazione in Internet e sull’utilizzo della posta elettronica da parte del dipendente
Esame delle nuove linee guida del Garante in materia di privacy nel rapporto di lavoro
Le possibilità di effettuare controlli su posta elettronica e navigazione in Internet alla luce delle linee guida del Garante sulla privacy: come conciliare le esigenze aziendali con il diritto alla riservatezza
Le policy interne per la navigazione in Internet e per l’uso della posta elettronica: esempio di un regolamento aziendale
Statuto dei lavoratori, codice privacy e controlli “difensivi”
Presupposti per l’utilizzo di informazioni acquisite mediante impianti e apparecchiature di controllo a distanza, come strumento di difesa contro illeciti compiuti dai dipendenti
I requisiti di legittimità comunque necessari, secondo il Garante, quando i controlli difensivi fanno emergere dati sensibili
La finalità di difesa di diritti in giudizio nel Codice Privacy
Controllo a distanza e risvolti penali
E-mail aziendale: le decisioni in sede penale
Monitoraggio e sicurezza informatica
Gli abusi da parte del dipendente
La procedura in presenza di RSA
•Quando diventa necessario il dialogo con le rappresentanze sindacali aziendali
•Chi sono i soggetti legittimati alla negoziazione
•Negoziazione dell’accordo, natura e contenuto dello stesso
•Come redigere un accordo con le rappresentanze sindacali
•La richiesta di autorizzazione alla Direzione Territoriale del Lavoro per l’utilizzo di strumenti di controllo indiretto del lavoratore
Le novità introdotte dal decreto attuativo del Jobs Act sui controlli a distanza
•La semplificazione in caso di imprese ubicate su più regioni
•Il legittimo uso di strumenti per registrare le presenze e la non applicabilità della disciplina
Il controllo personale sul lavoratore
•La disciplina contenuta nell’art.6 dello Statuto
•L’accordo sindacale o l’autorizzazione della Direzione Territoriale del lavoro.
•Gli strumenti di controllo alternativi
•Limiti e divieti
Date, orario e sede
10 dicembre 2015 – Orario: 9.30 – 13.00 / 14.00 – 17.30
Unione Industriali Savona – Via Gramsci, 10 – Savona
Relatori
Dott. Francesco NATALINI – Consulente del Lavoro, componente fondazione studi del Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro
Ing. Alberto IMOVILLI – Socio dello Studio Noos Associazione professionale e della società Tekmeria S.r.l. di Savona, dopo il conseguimento della Laurea in Ingegneria Elettronica e del Dottorato di Ricerca, dal 1993 svolge attività di consulenza e formazione per Imprese e Pubbliche Amministrazioni nel settore dell’Information Technology e degli strumenti e delle procedure di digitalizzazione
Quota di partecipazione
Euro 290,00 + IVA (22%) per le aziende associate all’Unione Industriali di Savona
Euro 390,00 + IVA (22%) per le aziende non associate all’Unione Industriali di Savona
La quota è da intendersi al netto delle spese accessorie (bolli, bonifico bancario, ecc.)
La quota di adesione dovrà essere versata entro la data di inizio del corso a Centroservizi S.r.l. (P.Iva 00861910099)
Il pagamento potrà essere effettuato a mezzo:
•bonifico bancario da effettuarsi sul c/c n° 000000534680 intestato a Centroservizi S.r.l. – Savona (P.IVA. 00861910099) presso BANCA CARIGE SPA – Agenzia n. 7 Via Gramsci 62 – Savona – ABI 06175 – CAB 10607 – CIN: S – IBAN: IT97S0617510607000000534680 – BIC : CRGEITGG. Tale conto corrente deve essere inteso quale quello dedicato ai sensi dell’art.3 della L.n.136/2010.
Per 3 o più partecipanti della stessa azienda viene praticato uno sconto del 10%.
La quota comprende la partecipazione al corso e il materiale didattico.
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