Varata la giunta della nuova Camera di commercio Riviere di Liguria.
Il Consiglio della nuova Camera di commercio, nata dall’unione di quelle di Imperia, La Spezia e Savona, dopo la riunione di insediamento del 26 aprile scorso nel corso della quale ha nominato alla presidenza dell’ente camerale Luciano Pasquale, si è riunito nuovamente oggi pomeriggio nella sede di Savona per eleggere gli undici amministratori che avranno il compito di guidare l’ente camerale fino al 2021.
Oltre al Presidente Luciano Pasquale, del nuovo board camerale fanno parte anche:
Franco Amadeo
Marco Benedetti
Vincenzo Bertino
Gianfranco Bianchi
Giorgia Bucchioni
Gianfranco Croese
Enrico Lupi
Davide Mazzola
Enrico Meini
Igor Varnero
Il Consiglio camerale ha inoltre preso atto della nomina dei componenti il Collegio dei revisori dei conti: Dr. Giovanni Gagliano (designato dal Ministero Sviluppo Economico), Dr. Ruggero Reggiardo (Ministero Economia e Finanze) e Rag. Giuseppe Sbezzo Malfei (Regione Liguria).
“La giornata odierna rappresenta un momento di arrivo, ma soprattutto un punto di partenza per la nuova Camera. – ha dichiarato il Presidente, Luciano Pasquale -. Se oggi si è conclusa formalmente la procedura di insediamento degli organi della nuova Camera di commercio, al contempo si apre una nuova, importante fase per l’Ente al quale compete la “governance” dell’economia dei tre territori che rappresenta. Formulo, innanzi tutto, le mie più sincere congratulazioni ai consiglieri che sono stati chiamati a rivestire il ruolo di componenti della Giunta camerale, che risulta adeguatamente rappresentativa sia dei territori sia dei settori economici”. Sono convinto – ha proseguito Pasquale – che la “squadra” che è scaturita dalle scelte del Consiglio saprà dimostrarsi compatta e coesa sugli obiettivi di governo dell’ente e agirà in stretta collaborazione con le altre istituzioni e, in particolare, con le associazioni imprenditoriali, perché soltanto così sarà possibile dar vita a progetti e iniziative in grado di incidere positivamente sul sistema delle imprese, a maggior ragione in un momento reso ancor più difficile dalla contrazione delle risorse economiche di cui la Camera di commercio potrà disporre per attuare i propri interventi”.