Da magazziniere a direttore di stabilimento. È la storia di Davide Cammi, dipendente di Noberasco Spa dal 2001. Il quale, nel corso dei suoi circa quindici anni all’interno dell’azienda leader internazionale nel settore della frutta, ha svolto diversi incarichi.
“Nel 2001 ero entrato in Noberasco come magazziniere”, racconta Davide a SVolta.net. “Nei quindici anni di storia, sono passato dal magazzino logistica a spedizioniere, quindi al controllo qualità. Successivamente, all’apertura dello stabilimento di Vado Ligure, ho ricoperto per un periodo il ruolo di responsabile qualità di laboratorio, dunque di addetto alla produzione, assistente alla direzione di stabilimento e, dal 2007, responsabile di produzione. Dall’anno scorso, mi occupo della direzione dello stabilimento”.
Numerose le mansioni previste dal nuovo incarico.
“Mi occupo di gestire tutta la parte di operation della parte produttiva, quindi il rispetto degli standard produttivi, le implementazioni e migliorie all’interno dell’impianto, la gestione della manutenzione. Inoltre, faccio parte del team della ricerca e sviluppo, dove sviluppiamo tutti i prodotti e le messe a punto”.
Una storia di determinazione, l’ascesa all’interno dell’azienda da parte di Davide. La conferma che impegno, serietà e tenacia contano ancora.
“Serve la volontà della persona, ma anche un’azienda che ti aiuti a farlo”.
Un consiglio ai giovani, che vogliono intraprendere carriere analoghe sul territorio?
“Bisogna crederci, e specializzarsi. Magari cercando i settori intermedi di specializzazione di studio che mancano un po’ al territorio. Sul territorio c’è abbondanza di avvocati e notai, ma spesso mancano operatori nelle tecnologie alimentari, che possono servire ad aziende come questa”.
Dal 2001 a oggi, tanti sono stati i cambiamenti e le evoluzioni del settore.
“Il lavoro è migliorato molto, siamo passati dai molti controlli e presidi manuali a più automazione e tecnologia, così da poter dedicare più tempo per migliorare ancora la produzione. Oggi, stiamo lavorando su una linea di ortaggi: ci siamo dietro da ormai un paio di anni, abbiamo migliorato tantissimo il prodotto, che in Italia sembrava non dovesse avere un grande futuro, ma che in realtà sta andando molto bene in Europa. Abbiamo aumentato notevolmente la sua esportazione e abbiamo seguito tutta la filiera dal fornitore allo stabilimento. Abbiamo migliorato le prestazioni del fornitore e le nostre performance dello stabilimento, riferite al prodotto: non solo a quanto ne produciamo, ma come lo produciamo — è questo che fa la differenza, e ci distingue”.