“Nei momenti difficili della storia del Paese l’obiettivo di tutti, com’è sempre stato, è unirsi nel dolore e lavorare tutti e immediatamente per le soluzioni. Con una chiara ed esatta distinzione dei ruoli e delle funzioni tra Governo e Giustizia”.
Le parole del presidente di Confidustria, Vincenzo Boccia, in una lettera al quotidiano Il Sole 24 Ore, in merito al crollo del ponte Morandi di Genova.
“Per rispetto alle persone decedute, senso e spirito di responsabilità, vogliamo dire con chiarezza che occorre che la giustizia accerti le responsabilità, punisca i responsabili, faccia il suo corso e lo faccia quanto prima. Questo significa rispettare le leggi e non creare confusioni di ruoli”, afferma ancora il numero uno degli industriali.
La lettera prosegue:
“Noi potremmo essere i primi a dire che Confindustria Genova aveva segnalato da tempo alcune criticità” ma, scrive, “il punto non è stabilire chi ha parlato per primo o perseguire la sommaria ricerca del colpevole (che comunque occorre sia individuato dalla giustizia) ma fare”. Esorta a lasciar lavorare “la procura della Repubblica su colpe e responsabilità” e a concentrarsi “a partire dal Governo”, su “tre immediate priorità”: trovare “una soluzione strutturale e civile alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case”, “mettere immediatamente in sicurezza tutte le strade e i ponti italiani” e ripristinare “un sistema infrastrutturale che permetta ai genovesi e a tutti noi italiani di collegare il nostro Paese all’Europa e alla Francia ed evitare ogni disagio all’economia genovese, ligure e italiana”.
Secondo Boccia, si impone
“un cambio di metodo: lavorare per le soluzioni, non cavalcare rabbia e rancore, non rincorrere colpevoli sostituendosi alla giustizia ma rivendicando il ruolo di Governo del Paese. Dando priorità alle soluzioni”.