In questo periodo così drammatico i Giovani per la Scienza ritengono sia importante continuare a incontrarsi, sia pur virtualmente, per prepararsi a un futuro non facile in cui loro stessi saranno protagonisti insieme alla loro generazione: “Il Coronavirus non deve sconfiggere l’amicizia e la solidarietà costruite e coltivate negli anni all’interno dell’associazione”. Le loro attività in questo periodo si adattano alla situazione: senza la possibilità di incontrarsi fisicamente, tutto cambia, i ragazzi, che in tempi normali sono organizzati nei gruppi di lavoro in laboratorio, utilizzano le piattaforme online per restare in contatto e confrontarsi sui progetti dei loro esperimenti.
Nelle ultime settimane si sono dati un appuntamento fisso: il mercoledì per i più giovani che di solito si incontrano al Ferraris Pancaldo e il venerdì pomeriggio nonché il sabato mattina, proprio come era previsto nei loro laboratori del Campus universitario. Un briciolo di routine, che i nostri soci cercano di coltivare: i ragazzi, infatti, continuano a lavorare nei loro gruppi a distanza discutendo e approfondendo i concetti dei nuovi esperimenti, con l’obiettivo di presentarli negli eventi futuri. Li aiutano nel coordinamento dei diversi gruppi i soci universitari, il vicepresidente e la presidente.
Fino a questo momento hanno partecipato circa 60 ragazzi, disponibili a mettersi in gioco e studiare anche solo da casa. I gruppi si stanno interessando a costruire una centrale eolica, a simulare un arcobaleno, a presentare con esperimenti la storia della luce, a far funzionare un vecchio regolo studiando i logaritmi, a realizzare la levitazione magnetica, a studiare un metodo a ultrasuoni per estrarre sostanze chimiche, a realizzare onde stazionarie nella materia, a riscoprire la trasmissione delle onde a distanza di una radio, a preparare la costruzione di un robot, a risolvere i problemi di un freddo spinto per realizzare una camera a nebbia per lo studio dei raggi cosmici, a progettare una mostra interattiva sulla scienza nelle vetrine della Galleria del Priamar.
Intanto sono in programma anche le “tradizionali” lezioni della prof Bianca Ferrari, rigorosamente in videoconferenza, primo appuntamento venerdì 3 aprile.
“È un periodo difficile per tutti e anche l’Associazione Giovani per la Scienza cerca di fare la sua parte”, dichiarano i responsabili dell’associazione. “Questo a dimostrazione di come l’animo umano possa sentire la responsabilità di non fermarsi di fronte a grandi difficoltà come l’attuale, ma debba trovare soluzioni alternative per cooperare, quando i canali convenzionali sono bloccati”.
Con la speranza di poter tornare tutti presto a ritrovarci nei nostri laboratori reali.