I Giovani per la Scienza partecipano al convegno “Esperienze illuminanti” che si terrà sabato 12 dicembre 2015 alla Sibilla, a Savona, con un intervento di due giovani soci Stefano Bruzzone e Simone Vallarino dal titolo “Luce e Materia” , e con l’allestimento di una cella nella mostra del Priamar con strumenti scientifici, costruiti dai giovani, che a proposito di energia e luce vanno dal Mulinello di Joule alla Bilancia di Coulomb alla bobina di Tesla che accende a distanza luci senza fili.
LUCE E MATERIA
“Partecipiamo alle celebrazioni dell’anno internazionale della luce indetto dall’Unesco e vi portiamo quello che per noi è stato sempre un grande tema di studio ed esperimenti: la materia e la luce. Una pesa, l’altra è impalpabile, eppure interagiscono tra loro fino a scambiarsi l’una con l’altra.
È questa la grandezza di Einstein: E=mc². Non è una fredda formula, ma la risoluzione ad una domanda che ha tormentato gli animi degli scienziati per millenni. C’è una relazione tra massa, luce ed energia e noi stiamo studiando questo tema.
Noi Giovani per la Scienza abbiamo proprio cominciato da questo. Nel 2005, anno della nostra costituzione, era il centenario dei cinque scritti di Einstein e Bianca Ferrari, la nostra guida, teneva una conferenza sul grande scienziato all’Unione Industriali di Savona, per presentare la nuova Associazione al pubblico.
Luce, materia, energia, relatività, tutto ciò noi vogliamo capire fino in fondo. Cosa sono le onde elettromagnetiche e i campi che si propagano? Cosa significa che la luce per Maxwell è un’onda elettromagnetica? Perché per Einstein la luce diventa particelle, i fotoni, e così oggi, grazie all’effetto fotoelettrico, possiamo costruire i pannelli solari? Com’è possibile che con la bobina di Tesla si accenda una lampada a distanza senza essere collegata a fili elettrici?
La materia non solo riflette la luce, ma anche la produce. Un corpo che si scalda cambia colore, la luce stessa diventa strumento per riconoscere un elemento da un altro attraverso la spettroscopia. La luce è impalpabile ma anch’essa “cade”, cioè deflette se passa vicino a un grande corpo come il Sole, o viene inghiottita se si avvicina a un buco nero.
Abbiamo visto che i giovani sono interessati, che queste idee destano curiosità e affascinano.
Diceva il grande matematico David Hilbert: “Noi dobbiamo conoscere, noi conosceremo”. E’ quello che è nella natura di ogni giovane, noi vogliamo conoscere e conosceremo. Questo spiega perché vengono nell’Associazione così tanti giovani a interessarsi di scienza”.