Il futuro del Campus universitario di Legino? In mezzo al guado delle difficoltà economiche, la struttura ha un domani. Almeno secondo la convinta esortazione di Alessandro Berta. L’attuale vice presidente di Spes e direttore dell’Unione Industriali si rivolge direttamente al mondo istituzionale cittadino e ligure. Il ragionamento vede nella sinergia tra Università e mondo dell’impresa il punto di partenza: un binomio che ha rappresentato da sempre la vera e storica forza del Campus. Da lì diventa necessario proseguire.

La riflessione di Berta:

“È fondamentale che l’Università dica convintamente che crede nel Campus e su questo non ho dubbi, e che, visti anche gli enormi sacrifici fatti fino ad ora dai soci, chiarisca e formalizzi gli impegni per il futuro e li consolidi in un accordo strategico che veda da una parte i soci savonesi, dall’altra Unige. L’accordo dovrà riguardare sia i contenuti delle attività curriculari, sia il ruolo di Spes, ma, fondamentalmente, su quali settori puntare, e, in particolare, chiarire che il percorso di rafforzamento del ruolo di creazione di innovazione e start-up in sinergia tra privato, pubblico e università non verrà abbandonato, ma anzi perseguito ancor di più. Di certo, i soci savonesi non possono abdicare, e non penso lo faranno, al ruolo di guida strategica, vincolante, per l’attività di Unige a Savona. Considerato, inoltre, che il campus esiste grazie ai soldi dei cittadini savonesi e delle imprese savonesi, che per un momento di difficoltà degli enti locali non possono più fornire in modo analogo al passato, che nessuno in Unige si immagini di fare del Campus quello che ritiene a proprio piacimento, senza condividere le scelte strategiche con chi, imprese e cittadini, ripeto, ha messo milioni in quella struttura e l’ha fatta nascere e crescere”.