In provincia di Savona ci sono ancora aziende che investono, a dispetto della crisi economica. È il caso del Gruppo Campostano, storica impresa del settore portuale e logistico savonese, le cui origini risalgono alla seconda metà del 1800, quando i velieri comandati da Luigi Campostano trasportavano vino fra la Sicilia e Genova. Un’azienda che costituisce un’articolata realtà imprenditoriale presente in ogni ambito dello shipping e della portualità, che ha effettuato nuovi acquisti in macchinari specializzati che si inseriscono in un quadro più ampio di investimenti in innovazione effettuati con continuità dal gruppo.
Ad arricchire le dotazioni in banchina, una nuova moderna tramoggia depolverata realizzata da Ardea per un investimento di 600 mila euro, e una benna idraulica a polipo specifica per il proler (rottame metallico macinato), prodotta da Rozzi, al costo di circa 25 mila euro, le cui dimensioni permettono di utilizzarla senza limitazioni anche sui caricatori più grandi. Per entrambi gli investimenti effettuati, Campostano Group ha scelto intenzionalmente produttori italiani, nell’intento di dare il proprio contributo alla ripresa del Paese.
Nel maggior rispetto delle esigenze di protezione dell’ambiente, è stata chiesta al costruttore Ardea una particolare efficacia dei sistemi depolveranti: le alte pareti laterali, i meccanismi di aspirazione ed i filtri di nuova generazione possono evitare la dispersione di polveri nell’aria durante le operazioni di scarico dalle navi.
Il settore della logistica portuale reagisce alla crisi in maniera diversa da quella del manifatturiero” spiega Ettore Campostano, CEO del gruppo omonimo.
“I porti sono altrettanti nodi di una rete di dimensioni necessariamente globali e devono quindi saper rispondere a stimoli provenienti da punti che sono, fisicamente ed economicamente, assai lontani da quelli nazionali. In questi anni, il successo di alcuni tratti logistici rispetto ad altri non si è fondato sul mero differenziale di costo, ma soprattutto su considerazioni di carattere qualitativo che, per quanto riguarda i terminalisti, consistono nella maggiore efficienza e sicurezza durante lo stoccaggio e la movimentazione della merce. Per questi motivi, ci proponiamo di essere innovatori continui e consolidati, pronti a reagire con rapidità ed efficacia alle richieste del mercato. Ecco perché, nonostante il perdurare della crisi europea, continuiamo ad investire in nuovi macchinari ed attrezzature, potendo contare sulla forza economica e finanziaria del gruppo” conclude l’imprenditore savonese.