Con l’avvicinarsi delle scadenze fiscali torna a intensificarsi l’invio alle imprese di bollettini di pagamento con diciture ingannevoli che fanno ritenere che a mandarli siano la Camera di Commercio o altre pubbliche amministrazioni. Si tratta invece di iniziative commerciali private, descritte in modo da trarre in inganno e richiamando presunti obblighi che nulla hanno a che fare con adempimenti obbligatori di natura amministrativa o fiscale. La Camera di Commercio Riviere di Liguria, nel ricordare che non invia alcun tipo di bollettini, anche quest’anno invita le imprese e i titolari di marchi e brevetti a leggere con molta attenzione quanto loro recapitato.
La prassi è da tempo nel mirino dell’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) che ha di recente condannato la società A-286 Suarl a pagare 500 mila euro come sanzione per aver inviato comunicazioni ingannevoli con allegato bollettino di pagamento a convalida della richiesta di registrazione del marchio presentata dalle imprese all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Nel modulo ricorrono espressioni quali “Registro dei marchi italiani” e “Registrazione del suddetto marchio di impresa nel registro italiano dei marchi italiani per il periodo di 10 anni” che inducono le imprese destinatarie a credere che il registro sia effettivamente quello ufficiale tenuto dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
L’Agcm ha predisposto il vademecum dal titolo “Io non ci casco! Bollettini e moduli ingannevoli” e attivato il numero verde 800.166.661 per imprese e consumatori che intendano segnalare pratiche commerciali scorrette riconducibili a pubblicità ingannevole.
Le imprese di Imperia, La Spezia e Savona possono segnalare casi analoghi e, in caso di dubbio, chiedere informazioni alla Camera di Commercio Riviere di Liguria scrivendo a: urp@rivlig.camcom.it. Per approfondimenti è inoltre possibile consultare il sito dell’ente alla pagina: http://www.rivlig.camcom.gov.