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“Altare e Murano, i vetri degli anni ’50”, prorogata la mostra

E’ stata prorogata, sino a domenica 12 febbraio 2023, la mostra Natale SottoVetro “Altare e Murano. I Vetri degli anni ’50”, realizzata in collaborazione con Il Mondo del Vetro.

Quest’anno la Sala del Camino di Villa Rosa ospita una selezione di oggetti artistici capaci di raccontare al suo pubblico quella che è stata la principale produzione artistica e di design degli anni ’50 nei centri di Altare e Murano.

Il borgo ligure ritrova in Teobaldo Rossigno, architetto altarese formatosi al Politecnico di Torino, l’emblema creativo di quegli anni in quanto, a partire dal 1955, inizia a progettare e disegnare un gruppo di oggetti artistici affidati successivamente alle maestranze tecniche della Società Artistico Vetraria. Sotto al nome Opal, questa serie racchiude – oltre alle indiscusse capacità tecniche – le coordinate di un nuovo gusto estetico incentrato su ricerca e sperimentazione in termini di forma e colore. Il grande valore di questa produzione infatti, risiede nella moltitudine delle sue forme – morbide, pulite e leggere – che, come delle vere e proprie architetture, sembrano voler riadattare le forme tradizionali della produzione vetraria altarese con un occhio contemporaneo e innovativo, pronto a unire a un’incisiva resa plastica una perfetta compostezza esecutiva. Gli Opal emergono per le loro tonalità cromatiche piene e accese in grado di generare molteplici variabili cromatiche che anticipano alcune delle più contemporanee ricerche di design.

Parallelamente, in quegli anni, anche Murano ritrova un rinnovamento e un periodo di incredibile creatività e sperimentazione. L’alto artigianato e la manualità dei maestri muranesi si incontra infatti con i grandi designer nazionali e internazionali. Queste collaborazioni portarono le vetrerie veneziane a realizzare, per tutto il decennio, produzioni caratterizzate da una forte vivacità e volte a ricercare nuove tecniche di realizzazione. Le fornaci diventano così dei veri e propri laboratori creativi dove si reinterpreta la tradizione in chiave moderna e al passo con i tempi. Tra i protagonisti di questo periodo si è scelto di presentare, all’interno della mostra, alcune figure chiave come: Dino Martens, Fulvio Bianconi, Flavio Poli e Ercole Barovier. Queste personalità artistiche tramite accostamenti azzardati ma mai eccessivi – inserti pittorici, essenzialità delle linee, giochi di colore e trasparenze – vanno a definire la peculiarità delle produzioni muranesi degli anni ’50.

La mostra sarà visitabile fino a domenica 12 febbraio, dal martedì alla domenica dalle ore 14:00 alle ore 18:00

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