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A Valeria Golino il Premio Inquieto dell’Anno

È stato attribuito all’attrice e regista Valeria Golino il Premio Inquieto dell’Anno, ideato dal Circolo degli Inquieti di Savona e arrivato alla XVIII edizione. L’annuncio è stato dato al Salone Internazionale del Libro di Torino, in occasione di una conferenza, curata dal Circolo stesso, che ha visto la presentazione del libro di Edoardo Boncinelli, Valerio Meattini e Ugo Nespolo “Arte, filosofia, scienza”.

“Caratteristica comune dell’inquieto è la vivacità intellettuale e sentimentale”, spiega il presidente del Circolo, Elio Ferraris. “Il desiderio mai completamente soddisfatto di conoscere e di conoscersi, di comprendere se stesso e gli altri e di intraprendere iniziative e avventure nuove. Caratteristiche che certo non mancano a Valeria Golino, vincitrice di questa diciottesima edizione. Come noi Inquieti è una nomade culturale, sempre pronta a partire per destinazioni culturali insolite, come testimoniano la sua variegata filmografia e il suo esordio nella regia. È una delle donne italiane che rendono onore al nostro Paese nel mondo”.

Il Premio non ha valore venale. Consiste in un piccolo drappo di lino con il “titolo” sovraricamato, contenuto in una pentola di terracotta “sghimbescia”, schiacciata da un lato e con i manici disposti in modo irregolare.

L’attestazione dell’Inquieto dell’anno si terrà il 5 luglio prossimo a Millesimo (Borgo tra i più belli d’Italia, Città dei Del Carretto, Città Napoleonica, Città del Tartufo), in provincia di Savona, e farà da prologo all’evento “Un Millesimo di Inquietudine”, che il Circolo organizzerà, con il contributo del Comune e della Fondazione De Mari, nel fine settimana del 18 e 19 luglio.

Il Premio Inquieto dell’anno, negli anni scorsi è stato conferito a: Ramin Bahrami, Guido Ceronetti, Ferruccio De Bortoli e gli abitanti dell’Aquila, Renato Zero, Elio (di Elio e le storie tese), Don Luigi Ciotti, Milly e Massimo Moratti, Raffaella Carrà, Régis Debray, Costa Gavras, Oliviero Toscani, Barbara Spinelli, Antonio Ricci, Gino Paoli, Francesco Biamonti, Gad Lerner, Carmen Llera Moravia.

Figlia di un germanista italiano e di una pittrice greca di origini francesi ed egiziane, Valeria Golino, nata a Napoli, è cresciuta tra Atene e la città partenopea. Scoperta da Lina Wertmüller, fa il suo esordio nel cinema nel 1983, con Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada. Nel 1985, con il regista Peter Del Monte, è protagonista in Piccoli fuochi e nel 1986 vince la prestigiosa Coppa Volpi come miglior attrice al Festival di Venezia per Storia d’amore (1986). Nel 1988 si trasferisce a Los Angeles dove vive fino al 2000 e lavora a più di venti film tra cui Rain Man con Dustin Hoffman e nella serie di film comici Hot Shots! (1991) e Hot Shots! 2 (1993). Ha recitato per registi come Sean Penn, Robert Altman, Quentin Tarantino, Gabriele Salvatores, Mike Figgis, Gillo Pontecorvo, John Carpenter, Francesca Archibugi, Silvio Soldini, Olivier Marchal, Nanni Moretti, Paolo Virzì. Ha complessivamente partecipato a 74 film. Nel 2013 ha esordito alla regia con il film Miele, vincendo il Nastro d’Argento e il David di Donatello come miglior regista esordiente. Nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi premi, tra cui: due David di Donatello, quattro Nastri d’argento, tre Globi d’oro, tre Ciak d’oro, la Coppa Volpi a Venezia e un premio Flaiano.

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