Nel 2017 l’export nazionale ha registrato un incremento del 7,4%, sintesi di una crescita in tutte le ripartizioni territoriali, seppur con intensità diverse: +9,8% nell’area meridionale e insulare, +7,6% nelle regioni nord-occidentali, +7,0% nell’Italia centrale e +6,6% nell’area nord-orientale.
Le regioni che hanno contribuito maggiormente a sostenere l’export nazionale sono state Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Lazio e Veneto. Di contro tra quelle che hanno fornito un contributo negativo troviamo Basilicata, Marche e Molise.
Nonostante una lieve flessione nell’ultimo trimestre, la Liguria, che rappresenta l’1,8% delle vendite nazionali all’estero, ha chiuso il 2017 con una crescita pari all’8,1%, passando da 7.356 a 7.955 milioni di euro: di questi 4.659 milioni sono stati destinati verso paesi Extra-UE (il 58,6% del totale) con un aumento del 15,3%, e 3.297 milioni di euro verso l’area comunitaria (-0,6%). Genova è la provincia che ha contribuito maggiormente alla positiva performance regionale, registrando un aumento complessivo pari al 25,1%.
Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi all’interno delle attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 92% dell’export e che, rispetto al 2016, hanno registrato una crescita dell’8,4%, troviamo i macchinari (+27,8%), i prodotti chimici (+7,9%) e la metallurgia (+21,8%). Da segnalare l’aumento
dell’export dei prodotti alimentari (+13,6%).
Per quanto concerne la dinamica dell’export ligure verso i mercati UE, in calo dello 0,6%, al primo posto troviamo la Francia verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 754 milioni di euro (-2,1%), il 16,5% dei quali costituito dalla vendita di prodotti chimici), e che rappresenta il 9,5% dell’export regionale; il secondo paese UE di destinazione è la Germania (+4,4%), con al primo posto la cessione di prodotti metallurgici (in aumento del 42,9%).
Tra i mercati extra-UE, in aumento del 15,3%, il volume maggiore di vendite è stato verso gli Stati Uniti (+142,5%), il 36,3% costituito dall’esportazione di navi e imbarcazioni, e Cina (+74,2%), caratterizzato dalla cessione di macchine di impiego generale.