Le imprese giovanili attive in Liguria, al 30 settembre 2017, ammontano a 12.306 unità, l’1,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. Nonostante questo lieve ridimensionamento, il saldo risulta ancora positivo: le imprese “under 35” iscritte nel terzo trimestre sono state 550 mentre le cancellate 220, per un saldo pari a 330 unità in più.
Nel panorama nazionale, è il Sud Italia a registrare il tasso di imprenditorialità giovanile più alto: la Liguria si colloca al 12° posto della classifica con un’incidenza delle imprese giovanili sul totale delle imprese attive pari all’8,98%, in calo di 2 decimi di punto percentuale rispetto al 2016.
L’82% delle imprese attive è costituito da imprese individuali, 10.168 unità in calo del 2,2%, seguono le società di capitale, 1.072 (+6,3%) e le società di persone, 892 (-7,8%); le cooperative salgono da 80 a 82 unità e i consorzi da 1 a 2.
Dall’analisi delle attività svolte, emerge chiaramente l’inclinazione delle imprese giovanili verso i settori tradizionali, con un’apertura verso quelli ad alto valore aggiunto.
I comparti in cui i giovani preferiscono cimentarsi sono commercio, costruzioni e attività turistiche, rispettivamente incidenti per il 27,1%, 25,0% e 12,9% sul totale delle attività: rispetto allo stesso trimestre del 2016 commercio e costruzioni registrano una flessione (-3,5% per le attività commerciali, -6,6% per l’edilizia) mentre le attività dei servizi di alloggio e ristorazione crescono del 4,1%.
Gli addetti (riferiti al 2° trimestre 2017) delle imprese giovanili, aumentano del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2016: ammontano a 22.001 unità e rappresentano il 4,9% del totale degli addetti.
Nei settori del commercio e delle costruzioni, dove maggiore è la concentrazione di imprese under 35, si ridimensiona il numero degli addetti (rispettivamente del 3,8% e del 6,4%) mentre cresce quasi del 20% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. In aumento anche nelle attività tecniche e professionali (+18,1%), nei trasporti (+32,8%) e nelle altre attività di servizi (+7,0%), in particolare nei servizi per la persona, parrucchieri e trattamenti estetici in testa.
Negli ultimi 6 anni il saldo delle imprese giovanili nel trimestre estivo risulta positivo in tutte e quattro le province liguri: Genova ha registrato il bilancio più positivo (+128 unità), anche se in calo dal 2014, Imperia ha invertito il trend con il saldo più alto degli ultimi anni (+93 imprese), Savona e La Spezia chiudono il trimestre estivo rispettivamente con 59 e 50 imprese in più.
Se si analizza l’incidenza sul totale delle imprese, si rileva che il peso delle “under 35” si è ridotto gradualmente, tranne che nella provincia di Imperia: è La Spezia la provincia a registrare l’incidenza più alta (9,4% sul totale delle imprese), seguita da Imperia (8,7%), Savona (8,6%) e per ultima Genova (7,7%).
Savona concentra il 26% delle imprese giovanili nel settore edile, il 21% nel commercio, il 15% nelle attività turistiche e il 9% nei servizi alle imprese e nell’agricoltura.