In occasione della II edizione del progetto “BE SM/ART” che coniuga creatività e innovazione tecnologica, Radicate presenta “Ceramica dell’Antropocene”, un lavoro dell’artista/designer Francesca Perona.
Lunedi 8 Maggio 2017 ore 11, al Campus Universitario di Savona (Biblioteca) – Residenza di Francesca Perona
1° febbraio – 10 aprile 2017, Savona e Albisola; Presentazione risultati della residenza; Lunedì 8 maggio 2017, ore 11. Biblioteca del Campus Universitario di Savona, Via Magliotto 2, Savona. Ingresso gratuito – Seguirà buffet.
Alla presenza dell’artista/designer Francesca Perona e di tutte le figure coinvolte nello sviluppo del progetto:
Cecilia Chilosi (Museo della Ceramica di Savona), Andrea Graziano (FabLab, Torino), Renato Procopio
(Campus Universitario di Savona), Marco Tortarolo (ceramista, Albisola) e Tiziana Casapietra (Associazione
Radicate).
Esposizione: Da mercoledì 10 a sabato 20 maggio 2017, l’opera sarà esposta presso il Museo della
Ceramica, Palazzo Gavotti, Piazza Chabrol 1, 17100 Savona
“Be Sm/ART” è un progetto di ricerca transdisciplinare che intende sollecitare una maggiore sinergia tra le
eccellenze culturali del territorio savonese avvalendosi dell’innovazione tecnologica contemporanea. È
ideato e progettato da Radicate, Associazione per la Ricerca sull’Arte e la Cultura Contemporanea.
Per la sua seconda edizione “Be Sm/ART” ha scelto di realizzare la proposta dell’artista/designer Francesca
Perona Ceramica per l’Antropocene. Nata a Cuorgnè (Torino) nel 1986, Perona vive e lavora a Londra dal
2010, dove ha frequentato il Master in Computational Arts alla Goldsmiths University of London. Designer
interdisciplinare, la sua ricerca fa interagire materiali innovativi, processi scientifici e tecniche di
fabbricazione digitale.
La proposta di Perona per il progetto “Be Sm/ART 2” è stata selezionata tra 40 finalisti da una giuria
internazionale costituita da: Cecilia Chilosi, referente per il Museo della Ceramica di Savona; Charles Esche,
Direttore del Van Abbemuseum a Eindhoven; Vasif Kortun, Direttore Ricerca e Programmazione al SALT di
Istanbul; Renato Procopio, Professore associato del Dipartimento di Ingegneria navale, elettrica, elettronica
e delle telecomunicazioni dell’Università degli studi di Genova; Tiziana Casapietra per l’Associazione
Radicate.
Durante una residenza di due mesi tra Savona ed Albisola, Francesca Perona concepirà un intervento
creativo che, con un approccio sperimentale, intersecherà aspetti della tradizione ceramica e
dell’innovazione tecnologica più avanzata. A questo fine creerà intrecci e sinergie tra due delle eccellenze
del territorio savonese: la lavorazione artigianale della ceramica che, in questa zona del ponente ligure, ha
origini antichissime e la ricerca ingegneristica orientata allo sviluppo della Smart City condotta al Campus
Universitario di Savona. È prevista anche la collaborazione con il progetto AARM digifabTURINg del FabLab
di Torino che, mediante la stampa 3D a braccio robotico, realizza pezzi unici in ceramica. L’opera sarà
realizzata avvalendosi della consulenza del laboratorio ceramico di Marco Tortarolo ad Albisola Superiore.
Il progetto di Francesca Perona parte dalla riflessione sullo sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili
che hanno contribuito all’innalzamento dei livelli di inquinamento globale modificando le caratteristiche
geologiche della Terra e dei suoi ecosistemi. Per identificare l’epoca geologica attuale, in cui l’ambiente
terrestre è massicciamente segnato dall’azione dell’uomo, gli scienziati hanno coniato un nuovo termine:
Antropocene.
Per rispondere a tematiche urgenti come la sostenibilità ambientale, gli ingegneri del Campus Universitario
di Savona hanno elaborato una microrete intelligente in grado di gestire in modo efficiente l’energia prodotta
all’interno del Campus stesso, sfruttando risorse naturali rinnovabili con l’obiettivo di raggiungere l’autonomia
rispetto alla rete energetica nazionale entro il 2020.
In linea con la ricerca condotta al Campus, la collaborazione di Francesca Perona con gli artigiani ceramisti
del savonese è volta a riscoprire, valorizzare e utilizzare le materie prime (le argille, le terre) della zona. I
manufatti ceramici realizzati da Perona potranno quindi essere interpretati come “geo-marcatori” del territorio
in cui ritrovare caratteristiche geologiche, biologiche e mineralo-chimiche locali.
Dal punto di vista formale, grazie all’ausilio del braccio robotico e della tecnologia digitale sviluppata dal
progetto AARM del FabLab di Torino, l’opera di Perona tradurrà in ceramica i dati provenienti dalla microrete
energetica intelligente del Campus di Savona.
Con Ceramica per l’Antropocene Francesca Perona alimenta la riflessione su temi di particolare urgenza
oggi quali il delicato rapporto tra risorse locali e responsabilità ambientale e la necessità di incrementare il
dialogo tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica avanzata.