Oltre un quarto di una lattina di olio lubrificante è costituita dagli additivi, nome un po’ generico che sta ad indicare prodotti chimici che possono contenere fino a 20 diversi componenti, ognuno con le sue proprietà specifiche: detergenti, antiossidanti, disperdenti dei residui carboniosi, antiusuranti, stabilizzanti, antigelo. Ce ne sono a centinaia, per tutti i clienti, ovunque nel mondo, e per tutti gli usi.
Da quasi mezzo secolo – era il 1967 quando l’allora Esso Chimica avviò gli impianti – questi additivi sono prodotti a Vado Ligure e coprono un ampio ventaglio di utilizzi, dalla lubrificazione dei motori a benzina e diesel ai motori marini, ai trattori. Dal 1999 la grande fabbrica batte le insegne di Infineum, società multinazionale costituita tra Exxon Chemicals (evoluzione della Esso Chimica) e Shell Chemicals.
Nel frattempo, oltre al nome, si è evoluto anche il fatturato (circa 900 milioni di euro, il doppio del 2006), quasi per intero (93%) realizzato all’estero in più di 80 diversi Paesi) e sono state introdotte profonde innovazioni negli impianti e nei prodotti: fino al 20% degli additivi vengono rinnovati ogni anno, con un continuo e notevole sforzo di ricerca nei prodotti e di aggiornamento dei processi produttivi. Nel 2015 sono stati assunti a Vado Ligure altri 7 ingegneri chimici e stabilizzati 8 lavoratori interinali (periti chimici e meccanici), portando il numero dei dipendenti a 210 unità.
Numeri, bilanci e prospettive che sono stati trasferiti alla comunità locale a metà maggio nelle due giornate del tradizionale incontro in fabbrica a porte aperte, fatto di visite guidate, scambi di opinione, spettacoli.
“Vorremmo che ce ne fossero tante di iniziative di questo genere, con le aziende che incontrano le famiglie ed i cittadini” ha sottolineato Monica Giuliano, sindaco di Vado Ligure e presidente della Provincia.
Come a dire che ci vorrebbero più fabbriche aperte al territorio come Infineum Italia e comunque più fabbriche in generale.
L’Open Day Infineum 2016 ha avuto un notevole successo, con la presenza di molti “addetti ai lavori” ma anche di comuni visitatori. Soddisfazione è stata espressa sia dall’ing. Marco Macciò, presidente storico di Infineum Vado Ligure e oggi direttore Centrale Salute, Sicurezza e Ambiente del Gruppo Infineum, sia dal direttore di stabilimento, ing. Enrico Bertossi:
“La nostra azienda è una vera fucina di talenti: oggi, delle circa 210 persone che lavorano in questo sito, un terzo ricopre ruoli di prestigio a livello internazionale. Quest’anno, l’ingegnere Aldo Govi, assunto proprio in questo stabilimento 21 anni fa, è divento il primo vicepresidente non americano o inglese del Gruppo. Ci auguriamo che la comunità locale ci continui a vedere positivamente, e che questo stabilimento possa crescere e proseguire quello che fa da quasi cinquant’anni: attrarre talenti, svilupparli, e dare una prospettiva internazionale alle persone e al territorio”.
(anche su Savona & Impresa n. 2 / 2016)