Una “moratoria” sulla tassa di soggiorno nella legge di Stabilità. È questo l’elemento di maggiore interesse per il settore alberghiero, presente all’interno del provvedimento promosso dal Governo, evidenziato questa mattina da Barbara Casillo, direttore Confindustria Alberghi, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei dati turistici della stagione da gennaio a settembre 2015 da parte di UPASV – Unione Provinciale degli Albergatori di Savona, alla presenza del presidente Angelo Berlangieri e del direttore Carlo Scrivano.
“Gli enti locali, dunque regioni, province e comuni che già non l’hanno adottata, non possono inserire la cosiddetta ‘tassa di soggiorno’”, ha affermato. “Ciò è decretato dall’articolo 4, comma 14 della Legge di Stabilità, che sospende, fino al 31 dicembre 2016, il potere degli enti locali di deliberare aumenti di tributi. Dunque, una vera e propria ‘moratoria’ sull’inserimento della tassa di soggiorno, spesso utilizzata come bancomat dai comuni”. Soddisfazione da parte della categoria: “Questo è un grande traguardo raggiunto dal nostro settore, risultato delle nostre battaglie, che nascono sulla base delle segnalazioni del territorio – e Savona ci ha sempre dato molti spunti importanti”, ha aggiunto. “Gli altri fronti su cui stiamo agendo è il contrasto all’abusivismo nell’ambito delle strutture ricettive, causato da un’assenza di normativa che determinano forme di concorrenza sleale e mancanza di trasparenza, oltre all’aspetto della pressione fiscale, su tematiche specifiche come IRAP, dove abbiamo chiesto un intervento relativo ai lavoratori stagionali, IMU, che vede gli alberghi pagare spesso troppo in qualità di strutture di classe D, e TARI, dove capita che le strutture paghino in base ai metri quadri e non alle effettive presenze. C’è molto lavoro da fare, e Confindustria Alberghi sta portando avanti le proprie istanze su più fronti, a tutela degli operatori, al fine di garantire la migliore offerta ai consumatori”.
Angelo Berlangieri, Presidente UPASV – Unione Provinciale degli Albergatori di Savona, si è concentrato sui dati relativi alla stagione turistica da gennaio a settembre 2015.
“I numeri ufficiali certificano una nostra sensazione più volte ribadita negli ultimi mesi: c’è stato un buon movimento in termini di persone che sono venute in provincia di Savona a trascorrere le loro vacanze, e gli arrivi sono cresciuti sul territorio di quasi il 6%”, ha evidenziato Berlangieri. “Tuttavia, questo aumento non ha trovato corrispondenza nel numero delle presenze, ovvero delle notti trascorse – che per gli albergatori è quello più decisivo, poiché genera fatturato – aumentate in percentuale molto meno, 2,5%, ma con una crescita nelle strutture ricettive non alberghiere. Dunque, sono maggiori gli italiani e gli stranieri venuti in provincia di Savona, ma la capacità di spesa complessiva non è aumentata in maniera considerevole: il fatturato degli alberghi è rimasto sostanzialmente lo stesso rispetto al 2014, con un buon movimento legato al clima, ma a conferma inequivocabile di una crisi economica diffusa che continua a far sentire i suoi effetti”.
Fondamentale, ha notato ancora Berlangieri, superare la situazione di difficoltà, attraverso un alleggerimento del carico fiscale, e puntando in maniera decisa sul contrasto all’abusivismo.
“Per quanto concerne la pressione fiscale, avevamo fatto sentire forte la nostra voce con la cosiddetta ‘marcia dei 600’, promossa da UPASV, con la quale avevamo manifestato la sofferenza del settore: con la nuova legge di Stabilità inizia a intravedersi qualche spiraglio. Sul terreno dell’abusivismo, è necessario affrontare il problema della concorrenza sleale, da parte soprattutto degli appartamenti immobiliati a uso turistico, che usufruiscono di grandi portali internazionali. A tale proposito, è nostra intenzione promuovere un’operazione nei confronti delle cosiddette online travel agencies (OTA): chiederemo che comincino a vendere strutture che sono in regola, con regolare comunicazione, alla Regione e al Comune, dell’immissione sul circuito turistico della propria struttura. Bastano cinque minuti, un fax o una e-mail, ma garantisce regole uguali per tutti”.