Nel primo semestre 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, in Italia le vendite di beni sui mercati esteri risultano in sensibile espansione (+5,0%), sostenute principalmente dall’aumento delle esportazioni di autoveicoli in Piemonte, Basilicata ed Emilia Romagna. Le dinamiche territoriali sono quasi tutte positive: in aumento le regioni nord-orientali (+6,0%), quelle nord-occidentali (+4,7%), quelle centrali (+4,3%) e quelle meridionali (+7,0%), in calo solo l’area insulare (-2,9%). Il saldo della bilancia commerciale risulta positivo ed è pari a 18 miliardi e 454
milioni di euro. A riportarlo è uno studio diffuso da UnionCamere Liguria.
Le regioni che forniscono il contributo più rilevante all’aumento delle esportazioni nazionali sono Piemonte, Veneto, Basilicata, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna; per contro quelle che frenano l’espansione dell’export nazionale risultano essere Sicilia, Marche e Molise.
La Liguria, che rappresenta solo l’1,7% delle vendite nazionali all’estero, ha registrato una dinamica positiva, +7,0%, passando da 3.321 a 3.553 milioni di euro: di questi 1.972 milioni sono destinati verso paesi Extra-UE (il 55,5% del totale), valore stabile rispetto al primo semestre 2014, mentre verso l’area comunitaria l’export è cresciuto del 17,3%.
La bilancia commerciale resta di segno negativo, -373 milioni circa di euro. Tra i settori trainanti e quantitativamente più significativi troviamo le attività manifatturiere, i cui prodotti rappresentano il 90% dell’export, e che, rispetto al primo semestre 2014, hanno registrato una crescita del 7,0%.
All’interno del comparto manifatturiero, buona la performance dei mezzi di trasporto (+49,3% l’export complessivo, +27,7% quello verso i paesi extra-UE), dei prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio (+34,6% l’export totale e +38,1% quello verso i paesi Extra-UE) e dei prodotti chimici (+13,4% l’export complessivo, +26,8% quello verso i paesi Extra-UE).
Per quanto concerne la dinamica dell’export ligure verso i mercati UE, al primo posto si conferma la Francia verso cui sono stati venduti prodotti per un controvalore di 369 milioni di euro (+5,7%) e che rappresenta il 10,4% dell’export regionale; il secondo paese UE di destinazione è la Germania (+7,7%) seguita dalla Spagna (+26,4%).
Tra i mercati extra-UE il volume maggiore di vendite è stato verso il Nord Africa, in particolare in Algeria (+58,4%), sostenuto principalmente dalla vendita di macchinari e prodotti in metallo. Al secondo posto gli Stati Uniti (+47,4%), il cui contributo all’export totale sale al 5%.
In provincia di Savona l’export ha segnato un +17,1%: in aumento sia le vendite verso l’area extra-UE (+17,3%) che quelle verso i paesi dell’UE (+17,0%). I prodotti chimici si confermano la voce principale dell’export provinciale, con un incremento pari al 14,5%.
Sul fronte extra-UE si riconferma la forte espansione verso gli Stati Uniti (+75,3%), dove i prodotti chimici costituiscono l’81% delle vendite. Al secondo posto una new entry, la Romania (+74,7%) seguita dalla Cina (+63,6%).
Nell’area UE in aumento le vendite verso i tradizionali paesi di sbocco.