“C’è un grandissimo percorso di rilancio economico importante, nel quale è necessario che gli enti territoriali siano coinvolti, sia nelle fasi di definizione, sia anche nella fase nella quale ci saranno importanti rientri di natura finanziaria ed economica, che è giusto che rimangano su questo territorio”.
Anche Monica Giuliano, Sindaco di Vado Ligure e Presidente della Provincia di Savona, si schiera contro l’ipotesi di annessione tra i porti di Genova e Savona, come ipotizzato dagli organi di stampa in merito alla riforma dei porti promossa dal Ministro Graziano Delrio.
“A questo territorio sia data la giusta importanza, non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto l’aspetto della possibilità di poter reinvestire quello che ne deriverà dalle attività produttive nel percorso di rilancio infrastrutturale dell’intera provincia”, aggiunge Monica Giuliano.
Per il primo cittadino di Vado, il porto “non solo ha potenzialità, ma ormai ha degli investimenti certi”. I quali dovranno restare sul territorio.
“Nel giro di un paio di anni si consolideranno, e quello che ne deriverà dovrà prima di tutto rimanere su questa realtà territoriale, una realtà che sta vivendo profonde criticità e difficoltà dal punto di visto occupazionale, noi abbiamo questa opportunità: la vogliamo accompagnare, da adesso in poi, per il bene della comunità di Savona e del suo hinterland”.
In questi anni, spiega la Presidente della Provincia, “siamo andati benissimo da soli, forse ancora meglio rispetto ad altre realtà territoriali”.
“Siamo andati avanti perché c’è stata una grandissima sinergia. Non possiamo estromettere i territori. Si sta giocando una partita importante: la devono giocare quei territori e questa autorità portuale. Perdere la centralità e l’operatività nel porto Savona-Vado con l’autorità portuale di Savona e i territori di Vado e Savona è veramente un pericolo grave, dobbiamo scongiurarlo con tutte le forze. Non è una battaglia di retroguardia. La dimostrazione sta in quello che abbiamo costruito negli ultimi anni. Non possiamo perdere questa modalità di operatività e guardando al futuro la provincia di savona non può perdere queste peculiarità e opportunità di lavoro”.