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Archeotrekking in riviera: dove sport e cultura coesistono

Per chi ha voglia di fare attività fisica all’aria aperta, in Liguria non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dal Monte Saccarello, vetta più alta della Liguria, alle cime del Beigua, o sul Monte di Portofino e lungo i muretti a secco delle Cinque Terre, numerosi percorsi di trekking permettono di scoprire la regione a piedi, lentamente, cogliendo anche i più piccoli dettagli di questi paesaggi che hanno molto da raccontare.

Il trekking non è soltanto un’occasione per fare movimento nella natura: in alcuni luoghi della regione, infatti, questa attività consente di scoprirne il ricco patrimonio storico-culturale locale che comprende affascinanti siti archeologici e antropologici, bellezze culturali e artistiche uniche.

In provincia di Savona, il Museo Archelogico del Finale, situato nel comune di Finalborgo, propone gli “archeotrekking”, escursioni guidate nei più importanti siti di rilevanza storica e archeologica del territorio. La pietra del Finale, bianca calcarea con le sue grotte naturali e i nascondigli segreti, è stata per millenni un riparo perfetto per l’uomo e un contesto ambientale estremamente favorevole alla buona conservazione dei reperti. La più significativa è la caverna delle Arene Candide, la tomba del”Giovane Principe” così chiamata per il ricchissimo corredo funerario che accompagnò il ragazzo nell’aldilà, composto da reperti provenienti da luoghi distanti migliaia di km.

Dopo le escursioni, gli itinerari didattici nelle sale espositive, caratterizzati da postazioni attrezzate, permettono di assistere a dimostrazioni pratiche di diverso genere, manipolando repliche dei materiali esposti. Gli operatori illustrano e fanno toccare con mano ai partecipanti riproduzioni fedeli di strumenti in pietra scheggiata, attrezzi per tagliare, forare, accendere il fuoco, macinare cereali, impiegare coloranti e stampi in ceramica. Per i più giovani l’attività può essere integrata da una “caccia al tesoro” o da giochi a squadre, che si svolgono nelle sale espositive, completando così l’itinerario con una verifica dell’apprendimento.

Il Monte Beigua, tra le province di Genova e Savona, invita il visitatore ad un viaggio nel tempo. Tra incisioni e scoperte la montagna sacra dei liguri, ha da sempre avuto un clima e un paesaggio unico e indecifrabile, motivo per cui venne considerata magica agli occhi degli antichi liguri che la abitarono già in epoche preistoriche. La roccia più ricca di segni è la Pietra Scritta che affiora, nascosta presso un ruscello nel bosco, in prossimità della cima del Monte Beigua.

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